Sostenibilità 1 minuto 28 giugno 2021

La Guida Michelin e le sue nuove iniziative verdi!

Per supportare gli chef nel loro impegno verso la sostenibilità, la Guida MICHELIN ha creato la Stella Verde. Accanto ad essa, un altro modo per mettere in evidenza i comportamenti virtuosi nei confronti del pianeta è tramite le “INIZIATIVE” che segnaliamo nel nostro sito https://guide.michelin.com/it/it

Un numero sempre più in crescita di chef e ristoratori si adoperano – infatti - nei confronti dell’ambiente, mostrando ulteriori spazi di miglioramento.

Oggi vi raccontiamo dell’impegno di alcuni protagonisti cui è appena stata assegnata l’INIZIATIVA.


Partiamo dalla capitale con un volto noto dell’alta ristorazione capitolina ed italiana in generale, Cristina Bowerman, la quale oltre a mettere in mostra doti non comuni in quanto a tecnica e fantasia al suo ristorante stellato Glass Hostaria in Trastevere, mostra un deciso impegno sociale dandosi da fare con diverse modalità e partecipando a più livelli a progetti ed associazioni, divenendo anche ambasciatrice del gusto. Ha aderito a Chef Manifesto, l’iniziativa lanciata da Paul Newnham, che ha come obiettivo quello di porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare e promuovere l’agricoltura sostenibile entro il 2030. Inoltre: ACTION AID, AISM e Fiorano For Kids, di cui è uno dei 10 fondatori. La pugliese mostra evidentemente di avere a cuore non solo il palato dei propri clienti, ma anche in generale il benessere della terra e delle persone.


Scendiamo verso la punta dello Stivale, in Calabria, dove l’iniziativa viene assegnata al ME Restaurant di Pizzo, in provincia di Vibo Valentia: lo chef patron Giuseppe Romano e la sua brigata si impegnano in tanti, piccoli gesti quotidiani in direzione della sostenibilità, intesa come rispetto del territorio, riduzione dello spreco e utilizzo di energia pulita. Effettivamente si stanno organizzando su più fronti: hanno nel mirino di diventare quanto prima plastic free, per esempio, utilizzano a tale scopo e per taluni prodotti bottiglie in vetro che sono vuoto a rendere, sempre in vetro sono anche molti contenitori per il frigorifero; si avvalgono di energia solare termica ed elettrica con 12 kW. Da anni, si riforniscono - ormai - di prodotti per la pulizia prevalentemente ecologici, coltivando infine un proprio, piccolo ma interessante orto (di circa 70 metri quadri) mentre stanno creando una rete di fornitori biologica.

Piazza dei Mestieri è ormai una realtà consolidata nel panorama piemontese, nasce a Torino nel 2004 ed è un progetto di scuola e formazione che mira a cogliere in pieno potenzialità che forse si stavano perdendo, mettendo al centro ragazzi con famiglie e percorsi difficili, ai quali si vuol riaccendere la passione per lo studio, per l’apprendimento, per il futuro. Il ristorante omonimo ed all’interno della scuola è uno dei progetti produttivi che dà lustro alla scuola, dal 2013 ne è chef Maurizio Camilli: alcune figure ormai sono fisse nel suo team, mentre normalmente a pranzo i giovani studenti a rotazione servono ai tavoli facendo esperienza ed aprendosi al mondo. La cucina in quel caso mira molto sul territorio, mentre la sera l’offerta riesce ad essere più contemporanea.

Me Restaurant ©ME Restaurant
Me Restaurant ©ME Restaurant
Piazza dei Mestieri ©Piero Casaluci
Piazza dei Mestieri ©Piero Casaluci

Hero image: Piazza dei Mestieri - Piatto principale ©Piero Casaluci

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