Come scrive la guida rossa infatti “lei è di Hong Kong, lui di Suzzara; coppia nella vita in tandem gestiscono questo accogliente ristorante ricavato nell’abitazione di famiglia”. Indirizzo in cui lo sguardo aperto sul mondo non riguarda solo le proposte in carta, ma anche l’offerta enologica, la filosofia di vita dei proprietari e l’amore per le arti applicate. Un aspetto sottolineato da ricerca, abbinamenti e anche dalla piccola biblioteca privata con migliaia di libri e volumi all’interno dell’enoteca con cucina. Materiale senza tempo lasciato in eredità dall’ex padrone di casa zio Gilberto ed oggi in libera consultazione per gli ospiti ad enfatizzare l’attenzione verso cultura e letteratura.
Una volta a tavola i sentieri gastronomici – tutti dall’ottimo rapporto qualità prezzo come dal simbolo Bib Gourmand MICHELIN - possono seguire le orme della tradizione con riuscite deviazioni nei sapori del litorale (vedere il gran crudo di pesce o le mazzoncolle peperoncino e menta ndr) oppure virare decisi verso alcune delle ricette orientali più note. Le costanti riguardano invece autenticità ed ingredienti prevalentemente del territorio e di stagione alla base di grandi classici come il sorbir (Lambrusco aggiunto al brodo di manzo e gallina ndr) di cappelletti della nonna Bice con sfoglia fatta in casa da farine biologiche, tagliatelle al ragù d’anatra, cotechino casalino con purè di patate e spalla cotta di San Secondo. Formaggi, culatello, mortadella, salame mantovano e salumi misti con l’aggiunta di un’ottima mostarda artigianale completano l’offerta regionale, mentre il menu degustazione Oriente spazia dalla Cina alla Thailandia attraverso involtini primavera con e senza gamberone, ravioli al vapore con ripieno di carne suina e bovina, zenzero e cavolo cappuccio e branzino intero in salsa di zenzero, limone e sale di Cervia.
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Dagli orti alle braci
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Castello di Fighine: alta cucina, pace e natura
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