In viaggio 5 minuti 03 novembre 2022

Peloponneso on the road: un viaggio epico

Dal teatro antico di Epidauro all’architettura gioiello di Monemvasia, questo viaggio di 600 chilometri lungo le levigate strade del Peloponneso in Grecia ripercorre le orme della storia, dell’epica e della mitologia ellenistica con soste a Micene, Olimpia, Sparta e nei millenari resti dell’antica Messenia.

L’Argolide da Epidauro a Micene
Gli antichi greci erano assoluti maestri nell’armonizzare le architetture di culto e le polis con il paesaggio circostante ed uno degli esempi che meglio raccontano la particolare sensibilità estetica, culturale e taumaturgica del periodo ellenico, risplendono ad Epidauro. Dal teatro all’aperto meglio conservato al mondo con acustica allo stato dell’arte anche per gli standard contemporanei, la terra nativa di Ulisse (l’Argolide) rappresenta un ideale punto di partenza per addentrarsi nella magia del Peloponneso. Composta da quattro penisole, separata dal continente via canale di Corinto, solcata da due catene montuose e punteggiata da una lussureggiante vegetazione di ulivi, conifere, aranceti, cipressi selvaggi e bougainvillae, l’area geografica abbracciata da Egeo, Ionio, Golfo di Corinto e mare di Creta permette di spaziare dalle spiagge ai trekking passando per le visite ad inestimabili reperti come la Porta del Leone dell’antica Micene del Re Agamennone, la cui tomba megalitica è una delle principali attrattive della nazione.

Teatro antico di Epidauro
Teatro antico di Epidauro

Spettacolari percorsi di montagna
Lasciato il sito della civiltà micenea che dominò sulla Grecia dal 2000 al 1200 A.C, uno dei percorsi più suggestivi per raggiungere Antica Olimpia si materializza lungo la statale 74 con soste negli arroccati paesini di Vytina (qui si può pernottare al Seleni Suites consigliato dagli esperti di Tablet Hotels) e Lagkadia. Entrambi sono immersi nella fitta boscaglia che dalle vette dell’Arcadia, precipita fino al fondo valle creando spettacolari panorami di gole e crinali. La strada è quasi sempre in ottime condizioni, presentando poco traffico e tante curve fino alle docili colline che anticipano l’ingresso nel sito sacro più importante del paese.

Strada verso Lagkadia
Strada verso Lagkadia

Un sogno chiamato Antica Olimpia
Il luogo natale delle Olimpiadi e dei valori olimpici riscoperto nel 1776 da Richard Chandler ed inserito nei Patrimoni Unesco come Micene, è un parco archeologico di rara armonia e suggestioni. Visitarlo a ridosso del tramonto permette di ammirare il grande stadio, i monumentali colonnati che fungevano da palestre, i templi dedicati ad Hera e Zeus e le gloriose statue raffiguranti Hermes, Dionisio e la Nike di Peonio, senza folle e frastuono. Con un po' d’immaginazione, sedendosi all’ombra dei platani, si riescono ancora a percepire gli echi di quando tra il 776 a.C ed il 393 d.C, tutti gli atleti del mondo greco si riunivano per partecipare ai giochi olimpici; unica parentesi di pace tra perpetui conflitti durante i quali, veniva stipulato un armistizio ed i belligeranti cessavano le ostilità.

La statua di Hermes, al Museo Archeologico di Olimpia
La statua di Hermes, al Museo Archeologico di Olimpia

Messenia; la più splendida tra le polis elleniche
Il Peloponneso è disegnato da quattro scoscese penisole e di queste, la Messenia è la più fertile e ricca tanto che durante il medioevo, Franchi e veneziani si contesero aspramente il controllo delle sue vallate. Lo stesso accadde con gli spartani che combatterono varie guerre per annetterla fino al loro declino per mano dell’esercito di Epaminonda che al seguito della vittoria, fondò quella che oggi è la polis meglio conservata del Peloponneso. Il sito archeologico ospita anche reperti e mosaici di epoca romana oltre che templi, basilica, teatro, palestre, santuari, fontane ed il tempio di Asklepios.

Antica Messenia
Antica Messenia

Kardamili, una bellissima sorpresa
La già magnifica varietà paesaggistica del Peloponneso raggiunge esaltanti apici dopo la città di Kalamata. In direzione sud, il percorso da Kardamili ad Aeropoli è accompagnato da imponenti e solitarie fisionomie del monte Prophetis Elias sul lato sinistro, e da spettacolari insenature sulla destra come la baia in cui lo scrittore inglese Patrick Leigh Fermor costruì la sua villa. La dimora conosciuta come Patrick & Joan Leigh Fermor House, è di tale bellezza e valore storico da essere gestita congiuntamente dal Benaki Museum assieme al gruppo Aria Hotels.

La baia di Kardamili in cui sorge la Patrick and Joan Leigh Fermor House gestita dal Museo Benaki ed Aria Hotels
La baia di Kardamili in cui sorge la Patrick and Joan Leigh Fermor House gestita dal Museo Benaki ed Aria Hotels

Spiagge, cultura e soste gourmand
Il paesino marittimo di Kardamili è anche una località d’innata quiete e raffinatezza dove dalla spiaggia delimitata da filari di ulivi secolari, la rigogliosa natura s’inerpica verso le vette antistanti al golfo di Messenia. Nelle prime colline sopra la baia sorge la storica Torre di Mourtzinos con annessa una chiesa bizantina risalente al XIV secolo mentre lungo il litorale, taverne e ristoranti offrono ottimi piatti della tradizione. In alcuni indirizzi come lo Stoupa Restaurant affacciato sull’omonima spiaggia – e con cucina ideati dal noto chef Giannis Baxevanis, in passato detentore di una stella MICHELIN ad Atene - sapori ed ingredienti tipici vengono alleggeriti da tecniche e presentazioni moderne. La località di Kardamili, offre inoltre magnifici tramonti e graziosi caffè e cocktail bar dove rilassarsi al suono di onde perpetue che nello scolpire incessantemente la costa, hanno generato paesaggi di assoluta bellezza e potenza scenica.

Borgo medievale a Kardamili ed il campanile di una chiesa bizantina
Borgo medievale a Kardamili ed il campanile di una chiesa bizantina

Verso il cuore del Mani
La rapida transizione nei brulli panorami del Mani – zona perennemente spazzata dai venti - segnala l’inizio di un nuovo tipo di territorio; aspro e cicladico con impervie fortificazioni, borghi in pietra, insenature come fiordi e strade che dalla frastagliata costa solcano gli altipiani. Il Mani (terzo dito del Peloponneso) è una zona arcaica e di selvaggia bellezza dove la sinuosa statale Kardamili - Aeropoli delimitata da muretti a secco, è solo l’inizio di un grande spettacolo naturistico che nell’attraversare diversi eco-sistemi e paesaggi, conduce a due soste uniche al mondo come Limeni e le grotte di Diros; proseguendo a sud da quest’ultima attrattiva la penisola del Mani diventa ancora più solitaria e per chi vuole spingersi fino alla sua estremità, gli esperti di Tablet Hotels consigliano il pernotto presso il Kyrimai Hotel.

Strada costiera da Kardamili ad Aeropoli
Strada costiera da Kardamili ad Aeropoli

Limeni; una poesia sul mare ai piedi di Aeropoli
Già famosa ma non ancora preda del turismo di massa, la località di Limeni è uno di quei luoghi destinati alla fama planetaria in virtù delle sopraffine contrapposizioni cromatiche e visive tra le antiche case adagiate sulla baia, ed un emozionante laguna dalle tonalità turchesi. Il paese ha scogliere e piattaforme da cui tuffarsi e varie taverne per chi cerca ombra e sapori tipici. Più in alto - a circa 10 km e 100 curve di distanza - sorge l’affascinante Aeropoli dove nel 1821 il combattente Petros Mavromichalis lanciò la guerra d’indipendenza greca. Oggi la località è frequentata da un pubblico giovane, che ne apprezza le atmosfere vivaci tra baretti e ristoranti dislocati in piazze e vicoli, adornati da piante, fiori e sedie multicolore.

Il paese di Limeni
Il paese di Limeni

Gita in barca nelle grotte di Diros
Un autentico prodigo geologico a 70 metri di profondità dove le scultoree stalattiti e stalagmiti createsi in centinaia di migliaia di anni, accarezzano gelide acque di cristallo. All’arrivo, addentrandosi nei tenebrosi cunicoli, sembra quasi di trovarsi in un’attrazioni di Disney World ma in questo caso la realtà supera di gran lunga la fantasia dimostrando ancora una volta come la natura, sappia essere il più sublime degli artisti.

Le incredibili grotte di Diros
Le incredibili grotte di Diros

Dormire nella storia all’Hotel Kinsterna
Nel Peloponneso il tema della natura è onnipresente perché non esiste metro di strada percorsa, in cui gli occhi non scorgano paesaggi struggenti e incontaminati. La considerazione risulta particolarmente tangibile in Laconia quando la strada che volge ad oriente collegando Aeropoli con Monemvasia, serpeggia attorno al Monte Taigeto fino a quando i panorami concedono altri golfi, nuove spiagge ed infinite colture di aranci. La prossimità con il sito archeologico di Kastraki coincide con l’arrivo all’Hotel Kinsterna (parte dei Tablet Hotels) e la millenaria dimora bizantina convertita in albergo di charme, è lo straordinario risultato di progetto di recupero mirato a preservarne il valore storico, attraverso pratiche coscienziose ed ecologiche. Lavorando assieme all’eforato per le antichità bizantine, i vari corpi della millenaria villa sono stati sapientemente ristrutturati diventando un “museo” dell’ospitalità con manufatti, materiali, arti ed artigianato espressivi di una lunga storia plasmata da ellenici, antichi romani, Impero bizantino, veneziani ed ottomani.

L'Hotel Kinsterna, una dimora bizantina parte di Tablet Hotels
L'Hotel Kinsterna, una dimora bizantina parte di Tablet Hotels

Agricoltura bio ed ingredienti autoctoni
Alle vicissitudini dei differenti imperi ed il forte senso della storia che permea il soggiorno, l’Hotel Kinsterna è espressione di bon vivre anche per la qualità della cucina con buona parte dei prodotti provenienti da attività agricole di proprietà. Come accade in molte aree agricole del Peloponneso, nei terrazzamenti della dimora crescono ulivi per l’olio che viene macinato a pietra, dagli alveari viene estratto il miele, dalle casette delle galline le uova; i vitigni autoctoni sono utilizzati per produrre il vino novello, gli alberi di fico regalano zuccherini frutti e l’orto rifornisce giornalmente la cucina con verdure di stagione. Pane e lievitati sono fatti in casa con grani selezionati mentre latte, formaggi e carni, provengono da caseari ed allevatori locali. I fertili terreni circostanti irrigati dalla cisterna interna alla proprietà, raccolgono acqua pura e potabile dalle montagne limitrofe donando al giardino suggestioni tropicali. Oltre alla buona cucina, i dolci profumi nell’aria ed i panorami marini all’orizzonte, gli ospiti possono rilassarsi nella zona benessere con trattamenti benefici a base di olio ed uva, oppure dedicarsi ad escursioni nelle tante attrattive della Laconia; zona che come tutte le altre sub-regioni del Peloponneso, meriterebbe di essere scoperta in un viaggio dedicato.


Monemvasia; un epilogo indimenticabile
Inerpicata s’un promontorio roccioso e protesa nell’Egeo, Monemvasia è uno dei borghi più belli del mondo che attraverso la sua architettura unica e la posizione altamente fortificata sul lato di una scoscesa rupe, racconta secoli di successioni e contese. Dall’export dell’uva malvasia in epoca ellenica, il paese costruito ai margini di una gigantesca falesia sul mare, presenta architetture dell’Impero ottomano ed una cinta muraria eretta durante le guerre turco-veneziane. La faticosa salita verso il castello con tunnel scavati nella roccia, offre altri panorami mozzafiato ed il già magnifico colpo d’occhio, è arricchito dalla presenza della chiesa di Santa Sofia abbarbicata sulla scogliera. Tornando nel centro storico di Monemvasia, è tempo di esplorare vicoli, scalinate, case in pietra e portoni intarsiati fino alla meritata pausa ristoratrice nella graziosa piazza principale; poetico “approdo” in cui osservare all’orizzonte il moto delle maree, i colori del tramonto ed i profili montuosi che svettando dal grande blu, donano al Peloponneso un’aura mitologica, come i miti che qui sono nati.

Monemvasia vista dalla cima delle rupe
Monemvasia vista dalla cima delle rupe
Frutta e verdura locale del Peloponneso
Frutta e verdura locale del Peloponneso

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