In viaggio 6 minuti 15 dicembre 2023

Maranello – Sankt Moritz: viaggio nell’eccellenza tra il culto delle fuoriserie e la grande ospitalità MICHELIN

Il percorso dall’ingegnoso cuore produttivo dell’Emilia-Romagna fino agli innevati paesaggi dell’Engadina, presenta un imperdibile collezione di bellezze naturali, atmosfere glamour ed impeccabili forme di ospitalità che da oltre cento anni, accolgono le vetture più rare del mondo.

L’itinerario da Maranello a Sankt Moritz unisce i puntini tra due destinazioni speciali che per motivi diversi hanno fatto dell’eccellenza un inamovibile punto fermo, diventando mete famose in tutto il mondo. La storia moderna della cittadina emiliana è ovviamente legata a doppio filo con la straordinaria epopea Ferrari, con ricadute positive su tutto il territorio. Il più celebre paese dell’Alta Engadina è invece noto per aver accolto famiglie reali, dinastie e jet-set sin da inizio Novecento, confermandosi stagione dopo stagione al vertice dell’ospitalità globale. L’elevata qualità dell’offerta è in questo senso rimarcata e certificata, dai pregiati indirizzi segnalati dalla Guida MICHELIN Svizzera e dai sontuosi alberghi della selezione MICHELIN.


Alla corte del Cavallino
Tornando al principale centro di gravità della Motor Valley, Maranello permette di conoscere prodigi ingegneristici, estetica della velocità e le pregevoli soste della guida rossa come il ristorante Cavallino; insegna antistante allo stabilimento Ferrari con piatti di Massimo Bottura. Per chi volesse soggiornare a Modena (sede del Museo Enzo Ferrari) e restare nel mondo dello chef che ha condotto Osteria Francescana alle tre stelle MICHELIN, il pernotto può essere organizzato presso Casa Maria Luigia.

1 Cavallino Ristorante - credit  Danilo Scarpati
1 Cavallino Ristorante - credit Danilo Scarpati

Il magico mondo Ferrari, da Maranello alle Alpi
Sempre prima di partire, è quasi un obbligo restare qualche minuto in contemplazione dinnanzi all’aura vagamente metafisica del quartier generale Ferrari; luogo leggendario a poca distanza dal Museo Ferrari Maranello che rappresenta un’altra sosta di spiccato interesse culturale. Arrivando dalla via Emilia, Sankt Moritz può essere raggiunta viaggiando sull’A1 fino a Milano. Superata la città meneghina si procede in direzione Lecco e quindi paralleli alla sponda orientale del lago di Como. Dopo Chiavenna e dopo il confine svizzero, si percorre il ripido passo Maloja. In questo contesto di temperature sottozero, la Ferrari Purosangue equipaggiata con specifici pneumatici MICHELIN Pilot Sport Alpin, si colloca come “super-tourer” dei sogni inserendosi alla perfezione nelle rarefatte atmosfere del comune svizzero, situato a 1.800 metri di altezza.

La Purosangue da 725Cv davanti allo stablimento Ferrari di Maranello
La Purosangue da 725Cv davanti allo stablimento Ferrari di Maranello

Un paradiso invernale
L’ingresso nell’Alta Engadina tinteggiata dall’inverno sancisce un netto cambio di paesaggio. Monti e colline lasciano spazio a laghi ghiacciati, foreste innevate ed imponenti vette, spesso fiancheggiate dalla ferrovia retica Patrimonio Unesco. Siamo anche nella patria del romancio; considerata dai locali la quarta lingua della confederazione elvetica. Viaggiando lungo paesaggi che a volte evocano il grande nord scandinavo, Sankt Moritz è annunciata dal bacino lacustre color metallo, e dal profilarsi di accoglienti chalet ed eleganti palazzi edificati alla fine del XIX secolo, per accogliere i facoltosi turisti dell’epoca.

Il lago di Sankt Moritz al mattino
Il lago di Sankt Moritz al mattino

La MICHELIN Hotel Selection a Sankt Moritz
Ad oltre 120 anni di distanza, il tanto piccolo quanto altolocato comune di San Murezzan prosegue la sua opera di seduzione attraverso un’offerta alberghiera che non teme rivali. La MICHELIN Hotel Selection qui conta infatti ben 8 dimore di gran lusso che oggi come allora, trovano nel Kulm Hotel e nel Badrutt’s Palace Hotel aperto nel 1896, gli indirizzi di maggior prestigio.

Caratterizzato da legno, pietra, torri e tetti spioventi a creare un profilo architettonico tra il regale, l’austero ed il fiabesco, il Badrutt accoglie gli ospiti con eleganti porters abbigliati da divise mitteleuropee ed atmosfere d’antan, affiancate a confort next-gen. Gli interni - specie nel periodo natalizio - sono pura joie de vivre e non esiste comparto della struttura che non presidi i massimi livelli dell’accoglienza. La considerazione riguarda anche gli aspetti invisibili per gli ospiti, tra cui la mensa aziendale progettata come un ristorante internazionale di alto profilo, nuovi e comodi alloggi per lo staff, operato coscienzioso in ambito economico, ecologico e sociale.

Vista frontale del  Badrutt's Palace - Badrutt's Palace
Vista frontale del Badrutt's Palace - Badrutt's Palace

Ai vertici dell’ospitalità montana
Chiamato il “Palace” dagli habituè che nel 65 percento dei casi sono returning customers, il Badrutt’s Palace Hotel è un microcosmo della migliore ospitalità Svizzera; già di per sé nazione di riferimento nel campo hotellerie di lusso. L’albergo conta più di 600 dipendenti per circa 160 camere (di cui 43 suite) e ciascun alloggio è arricchito da bagni in marmo, balconi con vista di lago, montagne e paese, salotti, scrivanie, divani.

Ci sono materassi come nuvole e lenzuola pregiatissime; il mini-bar gratuito è arricchito da prelibatezze locali tra cui la nusstorte engadiner e sfiziosi cioccolatini consegnati giornalmente. La colazione è in tutto e per tutto faraonica tra pietanze da tutto il mondo, tavole di cioccolata con nocciole glassate, e le melodie di un’arpa ad accompagnare l’esperienza. Lato benessere, l’albergo ha una grande spa, due piscine, sauna, bagno turco, palestra con attrezzature nuovissime.

Prime luci del giorno dai balconi del Badrutt's Palace
Prime luci del giorno dai balconi del Badrutt's Palace

Un soggiorno per reali e dinastie
Memorabili sono in realtà tutti gli spazi comuni a partire da Le Grand Hall; lounge, caffè, e ritrovo d’elezione per l’apres-ski tra calici di bollicine francesi e tartine al caviale. Il servizio (composto per la maggior parte da italiani specie nel food & beverage) è attento e preciso e la qualità complessivamente impeccabile. La cantina gestita dalla sommelier italiana Cristina Iuculano supera le 20.000 referenze ed alcune bottiglie, risalgono alla prima metà del secolo scorso. Il Kings Social House è invece il primo nightclub fondato in Svizzera ed un amovibile punto d’incontro per gli amanti delle feste notturne.

Prime luci del giorno dai balconi del Badrutt's Palace
Prime luci del giorno dai balconi del Badrutt's Palace

Cucina stellata MICHELIN del Badrutt’s Palace
Con ben 12 ristoranti interni di alto livello, l’offerta gastronomica del Badrutt supervisionata dal brillante ed eclettico chef francese Jeremy Degras dotato di capacità gestionali del tutto fuori dal comune, è un altro chiaro indicatore della sua proverbiale grandeure.

La novità più eclatante della stagione 2023/24 riguarda il pop-up del ristorante due stelle MICHELIN di Copenhagen Jordnaer. Assieme alla moglie Tina, lo chef Eric Kragh Vidgaard ha spostato per la stagione invernale piatti, filosofia e staff dalla sua insegna danese, nei raffinati ambienti del Badrutt’s Palace Hotel. L’excursus culinario acuisce abbinamenti e ricette della cucina nordica con tecniche d’autore ed ingredienti superlativi. A detta degli ispettori MICHELIN, Jordnaer a Sankt Moritz “è un oasi stilosa e sofisticata dove i menù degustazione con piatti a base di pesce freschissimo e crostacei dai mari freddi, risultano creativi, audaci e perfettamente presentati”.

Jordnaer, ristorante due stelle MICHELIN
Jordnaer, ristorante due stelle MICHELIN

Chesa Veglia e la Sankt Moritz storica
Per un’esperienza appetitosa e dall’eleganza informale all’interno di mura ancor più storiche, è inoltre possibile dirigersi nell’adiacente Chesa Veglia (casa vecchia in dialetto romancio). La dimora è – nomen omen - la più antica fattoria-fienile di Sankt Moritz ed essendo sempre gestita dall’ecosistema Badrutt, presenta quattro diverse insegne accomunate da elevata qualità e servizio personalizzato. Le proposte includono l’intima stube per apprezzare la golosa fonduta svizzera, ed una delle pizzerie più gettonate dell’Engadina. Chesa Veglia è anche una casa-museo che attraverso arredi, materiali e manufatti svela le secolari usanze della cultura locale, inerente al Cantone dei Grigioni.

Chesa Veglia a Sankt Moritz
Chesa Veglia a Sankt Moritz

Ristoranti della Guida MICHELIN a Sankt Moritz
Sempre sul tema gastronomia, il solo comune di Sankt Moritz offre a sciatori ed escursionisti gourmand un totale di 13 ristoranti segnalati dalla Guida MICHELIN. Oltre al pop-up Jordnaer, gli indirizzi stellati sono Krone, Talvo by Dalsass e Cà d’Oro. Da Vittorio (tri-stellato a Brusaporto) all’interno del Carlton Hotel ha due stelle MICHELIN e la medesima onorificenza, distingue il ristorante Ecco St. Moritz. Stuva è invece l’unico Bib Gourmand della località.

Da Vittorio due stelle Michelin a St. Moritz - OliviaPulver
Da Vittorio due stelle Michelin a St. Moritz - OliviaPulver

Suggestioni Belle Èpoque a Le Relais
Altrettanto unico seppur con suggestioni classiche piuttosto che montane, è la cena a lume di candela presso Le Restaurant / Le Relais. Il servizio tra drappi, cristalli, luci soffuse ed argentiera, si svolge in una delle più preziose sale affrescate del Badrutt’s Palace. L'atmosfera lussuosa ripercorre la raffinatezza Belle Èpoque quando il viaggio, era davvero un affare per pochi eletti.

La cucina di chiara matrice francese “è realizzata con ingredienti di prima scelta” scrivono gli ispettori MICHELIN prima di aggiungere come il menù preveda anche “una serie di piatti preparati al tavolo tra cui flambées, tartare, manzo allo Stroganoff”. L’insegna è anche dove l’executive chef (già stella MICHELIN nel corso della sua carriera in Francia) Jeremy Degras può esprimere la somma delle sue capacità culinarie: “Mi è sempre interessato occuparmi di gastronomia ad ampio spettro, anche dal lato manageriale. Al Badrutt forniamo agli ospiti la possibilità unica di scegliere tra 12 ristoranti e tra questi, Le Relais è quello che meglio rispecchia la mia filosofia”.

Le Relais al Badrutt's Palace
Le Relais al Badrutt's Palace

Matsuhisa on Ice
La selezione gastronomica della Guida MICHELIN a Sankt, è infine completata dal sempre frequentato La Coupole - Matsuhisa; avamposto alpino di cucina nippo-peruviana all’interno del “Palace”. Il ristorante dello chef Nobuyuki Matsuhisa (socio di Robert de Niro con Nobu) impiega il medesimo staff che in estate gestisce l’insegna a Mykonos. La formula è dunque più che collaudata ed annunciati dal perpetuo “service please”, dalla cucina fuoriescono di continuo gli iconici, vibranti ed estetici piatti dello chef giapponese.

Tartare di tonno e caviale presso La Coupole Matsuhisa
Tartare di tonno e caviale presso La Coupole Matsuhisa

Scivolando su sci, pattini e ciaspole
Dopo tanto cibo, dedicarsi ad un po' di attività fisica respirando la salubre aria di montagna, è un grane valore aggiunto della vacanza in alta quota. Dalle passeggiate attorno al lago ai trekking fino a ciaspolate e sci, le opzioni abbondano e sono tutte a portata di mano. I pendìi che sovrastano l’Engadina - teatro anche della coppa del mondo di sci femminile - presentano tre comprensori che nell’ordine di grandezza sono Corviglia, Corvatsch e Diavolezza.

A rilasciare lo ski-pass è l’ente del turismo St.Moritz, Top of the World, che ha contribuito all’affermarsi della località con iniziative legate ad automotive, sport e valorizzazione del territorio. Le bellezze naturali qui coesistono con modernissimi impianti di risalita confermando come la Svizzera sia un riferimento assoluto, nell’integrare complesse infrastrutture sopra e sotto la superfice di un paesaggio montano tanto scenografico, quanto impervio.


12 Neve in alta quota a Corvaglia
12 Neve in alta quota a Corvaglia

I trenini rossi della Ferrovia retica
Esempio lampante di quanto sopra, sono i vagoni rossi su cangianti sfondi bianchi che scorrono sulle rotaie a scartamento ridotto della ferrovia retica. A volte parallela alla strada ed in altre completamente immersa nel bianco, la viafer retica serve buona parte del Kanton Graubünden collegandolo con Tirano. Nel processo il treno valica passi, lambisce ghiacciai, attraversa alpeggi e foreste.

La tratta più spettacolare è quella che collega Pontresina, Morteratsch, Ospizio Bernina, Alp Grum, Cavaglia e Poschiavo. Si può salire e scendere a piacimento ma il consiglio è di prenotare con anticipo, specie se volete viaggiare sul treno Bernina Express (con vetrate leggermente più ampie ma anche più folla) che attira molti turisti.

Interregio auf dem Landwasserviadukt - Credit Rhatische Bahn
Interregio auf dem Landwasserviadukt - Credit Rhatische Bahn

Guidare nei passi alpini, gommati MICHELIN
In alternativa, i gelidi paesaggi del Cantone dei Grigioni ben si addicono al viaggio on the road. Per guidare sui passi alpini non è necessario possedere la prima Ferrari a quattro porte della storia, ma sicuramente servono pneumatici invernali come i MICHELIN Alpine e possibilmente, quattro ruote motrici. Con il mezzo adatto, i percorsi innevati che serpeggiano tra le vette italiane e svizzere assicurano attrattive per conducente e passeggeri.

Alcune delle strade più scenografiche si trovano proprio tra le montagne che abbracciano Sankt Moritz; destinazione dal lungo e privilegiato rapporto con fuoriserie e supercar. I modelli da collezione solcano abitualmente la località e nel mese di febbraio, eventi come The Ice portano in scena sul lago ghiacciato alcune delle macchine più rare del mondo. In generale, gli amanti della guida possono percorrere emozionanti strade panoramiche come le sinuose curve che conducono al Julier Pass ed i maestosi percorsi sull’iconico Passo della Bernina, al cospetto dell’omonimo massiccio che a 4.050 metri di altezza, è il quattromila più orientale delle Alpi.

Verso il Passo della Bernina
Verso il Passo della Bernina

Copertina - credit Badrutt Palace







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