Ristoranti 1 minuto 06 agosto 2019

Ravenna: patrimonio di storia e mosaici

Il mosaico in tutto il suo splendore ed otto monumenti paleocristiani inseriti tra i Patrimoni dell’Umanità Unesco: Ravenna, ultima dimora di Dante Alighieri, è una delle città italiane da vedere almeno una volta nella vita ed un luogo di grande suggestione e bellezza con tesori architettonici, maestria artistica in ogni dove, chiese, battisteri e schiette soste gastronomiche della guida MICHELIN.

Una di queste è l’Antica Trattoria al Gallo 1909 con un’ottima cucina regionale tra interessanti arredi liberty mentre una valida alternativa per gli amanti dei sapori di mare è l’Acciuga con pranzo à la carte e menu degustazione la sera. Qualunque sia la scelta culinaria ed a prescindere dalle gustose specialità locali (che includono pappardelle, cappelletti, tortelli, castrato e brodetti di mare ndr), nessuna giornata a Ravenna può considerarsi completa senza aver dedicato sguardi, emozioni e pensieri alla Basilica di Sant’Apollinaire Nuovo consacrata poi a culto cattolico con suoi straordinari mosaici policromi teodoriciani del V e VI secolo. Quest’ultimi sono forse l’attrazione più preziosa e scenografica di una città che fu tre volte capitale (Impero Romano d’Occidente, Impero di Bisanzio in Europa, di Teodorico Re dei Goti ndr) e che nel corso dei secoli è stata visitata da illustri cultori dell’estetica, della poesia e dell’arte come Wilde, Leopardi e Klimt.
Altri mosaici di assoluto rilievo sono di Neone nel Battistero Cattolico risalenti al 458 D.C e quelli che ornano la cupola del Battistero degli Ariani con la raffigurazione del battesimo di Cristo nel Giordano. Dall’opera risalente al più florido periodo dei Goti si può proseguire con il Mausoleo di Galla Placidia oppure con lo straordinario Mausoleo di Teodorico costruito con enormi blocchi di sasso istriano ed un’irripetibile monolite come cupola.
Tra i monumenti patrimonio Unesco di Ravenna elencati in questo articolo, la Cappella Arcivescovile è l’unico ortodosso mentre la Basilica di San Vitale è considerata tra le massime espressioni di arte paleocristiana. Entrambi sono parte di un itinerario ideale nei beni-culturali ravennati con ulteriori tesori nella Piazza Arcivescovile, nel sito archeologico la Domus dei Tappeti di Pietra e fuori dalle mira dell’antico centro portuale con la Basilica di Sant’Apollinaire in Classe; campanile cilindrico e 24 colonne di marmo greco ad annunciare il medaglione dell’abside con l’inestimabile mosaico di Cristo s’un prato.

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