In viaggio 4 minuti 25 gennaio 2023

Atmosferica Amsterdam: un weekend di arti fiamminghe, avanguardia ecologica e cucine stellate

Con la sua articolata storia coloniale, la mentalità progressista ed il rigore creativo degli olandesi a plasmarne architettura e urbanistica, Amsterdam è una florida destinazione ricca d’inestimabili collezioni d’arte, eclettiche soste gourmand e romantici alberghi sui canali a cui dedicare almeno un weekend lungo.

Dall’ansa dorata del canale Herengracht ai capolavori dei maestri fiamminghi negli edifici del Musemplein, la più celebre e vivace città dei Paesi Bassa armonizza passato e contemporaneo con una lunga serie di attrattive davvero uniche. Le scelte per i visitatori spaziano dallo scoprire la complessa eredità dei trascorsi imperiali, all’evoluzione del Dutch design che dalle matite di Rietveld e Mondrian (entrambi volevano mettere architettura e arti al servizio delle persone) ha recentemente intrapreso le strade di ecologia e sostenibilità. La medesima svolta “green” coinvolge anche trasporto pubblico (in Olanda è quasi completamente alimentato da energie rinnovabili), gestione delle risorse cittadine, mobilità a zero emissioni, reperimento degli ingredienti utilizzati in cucina dagli chef più scrupolosi ed avveniristici adattamenti eco-compatibili, nel comparto dell’ospitalità.

Rijks Museum
Rijks Museum

Una chiave per ogni porta
Ad Amsterdam sarà dunque molto facile trovare ispirazioni e ben difficile annoiarsi. Per una indimenticabile full-immersion negli atmosferici canali Patrimonio Unesco della seicentesca città, il consiglio è di alzarsi al mattino presto e poi camminare (o pedalare) di buona lena come fanno i locali (ad Amsterdam il 70% degli spostamenti avvengono a piedi oppure in bici) fino a notte fonda. La visita di piazze, monumenti e spazi espostivi diventa ancora più pratica e conveniente con la Iamsterdam city card; la tessera rossa include accesso gratuito a trasporti (tram, metro, autobus) punti panoramici, molteplici escursioni in battello, affitto giornaliero di biciclette e soprattutto, l’ingresso a più di 60 musei tra greatest hits (Rijks in primis) e perle nascoste come l’Embassy of the Free Mind. La carta è valida anche per trasporti e attrattive nelle zone extra-cittadine di Zaanse Schans, Volendam, Harleem, Naarden, castello di Muiderslot.

Vermeer, al Rijks Museum
Vermeer, al Rijks Museum

I tesori del Museumplein
L’incipit ideale di ogni visita ad Amsterdam tuttavia, appartiene al sublime espressionismo di Vincent Van Gogh esposto nel museo a lui intitolato ed altrettanto emozionanti, sono i capolavori del Rijks Museum: La “Ronda di Notte” di Rembrandt, le opere di Vermeer nella galleria d’onore, le ceramiche di Delft, le interpretazioni artistiche della battaglia di Waterloo come le atemporali sedie di Rietveld, raccontano con dovizia la fervida identità nazionale di un paese che fondato nel 1581, visse la sua più importante età dell’oro nel XVII secolo. In prossimità del parco cittadino dedicato alle opere d’arte fiamminghe (e non solo), la Brasserie Van Baerle insignita con il Bib-Gourmand della Guida MICHELIN, assicura una piacevole sosta ristoratrice tra tovaglie bianche, specchi e cristalleria.

Rijks restaurant
Rijks restaurant

Cuore nordico, tecniche francesi, profumi d’oriente
Amsterdam conta 41 ristoranti stellati (di cui 7 due stelle) ed uno dei più originali punti d’incontro tra cucina nordica, tecniche francesi e sapori orientali si materializza al Rijks; raffinato spazio contemporaneo adiacente all’omonimo museo con cucina a vista “dove chef Bijdenijk – scrivono gli ispettori MICHELIN – ha tante idee che valorizzano al meglio gli ingredienti olandesi”. Classe 1984, Bijdenijk partecipa attivamente anche al servizio di sala spiegando agli ospiti preparazioni dei piatti, e provenienza a basso impatto delle materie prime. Gli scampi utilizzati per una deliziosa tartare velata da intagli di mela a petali, vengono per esempio acquistati giornalmente dallo chef presso un pescatore locale, che ha convertito la sua imbarcazione in elettrico per minimizzare l’inquinamento del mare.

Daalder restaurant
Daalder restaurant

Stelle e movida
Per una serata “stellata” diversa dal solito ma sempre incentrata s’una cucina di ottima qualità, il ristorante una stella MICHELIN Daalder ubicato all’interno del Het Sieraad (palazzo signorile convertito in discoteca) assicura una delle esperienze gastronomiche più divertenti e appaganti di Amsterdam. A guidare la brigata in uno spazio dai colori sgargianti – con arte pop alle pareti, luci al neon ed una mise en place sui generis – c’è Dennis Huwae; brillante chef originario delle Molucche che nell’amalgamare sapori da Indonesia (e dall’Asia in generale) con preparazioni europee, ha ideato una serie di menù degustazioni contraddistinti da gusti complessi ed esplosivi, e sempre valorizzati da uno spiccato senso estetico.

Interni di un palazzo sull'Herengracht
Interni di un palazzo sull'Herengracht

L’ansa dorata
Tra una sosta gourmand e l’altra, è giusto approfondire l’interessante storia e significato dei famosi canali disposti a ferro di cavallo, ed a centri concentrici. Nello specifico, i corsi d’acqua più noti ed ambiti di Amsterdam sono Herengracht, Keizersgracht e Prinzesgracht ed il primo dei tre (l’Herengracht, che tradotto significa il canale dei signori) è quello associato a nobiltà e mercanti; due categorie che trassero il massimo vantaggio commerciale e politico dall’espansione in Asia, Africa ed America. Tra le dimore visitabili che meglio esprimono fasti, arredi e abitudini dell’aristocrazia durante l’impero coloniale olandese, citiamo il Museum Van Loot (Willem Van Loon fu il fondatore della Dutch East India Company e poi sindaco della città) ed il Museum Willet-Holthuysen. Sempre sull’ansa d’oro del Herengracht che identifica il tratto immobiliare più altolocato del corso d’acqua, sorge il Waldorf Astoria Amsterdam. La dimora ospita il giardino privato più grande della città (irrigato con sola acqua piovana) in cui si trovano sei alveari per la produzione di miele. Sempre all’interno è possibile accomodarsi agli esclusivi tavoli del ristorante due stelle MICHELIN Spectrum, che utilizza solo materie prime stagionali e locali.

Classis King Canal View 309 credit Hotel Pulitzer
Classis King Canal View 309 credit Hotel Pulitzer

Ospitalità, la nostra selezione
Graziose canal-house, faraonici palazzi nobiliari, complessi residenziali ristrutturati per neutralizzare la propria impronta carbonica. L’ospitalità consigliata dagli esperti della selezione hotel Michelin offre come sempre una scelta completa ed entusiasmante. Per chi cercasse un soggiorno “green”, l’Hyatt Regency Amsterdam ha giardini verticali per minimizzare rilascio di Co2, energia al 100% rinnovabile da mulini olandesi, un sistema geo-termale interno per regolare la temperatura, colonnine per veicoli Ev ed un tracciamento completo delle emissioni prodotte. Improntato s’un lusso classico moderno e frequentato da una clientela hipster dal brunch alla notte inoltrata, è invece l’Hotel Pulitzer. Il nome - in questo caso - si riferisce al nipote del fondatore del premio giornalistico mentre le camere affacciano su alcuni degli scorci più fotogenici dei canali Keizersgracht e Prinzesgracht. Al calar del sole, i cocktail del Pulizter’s Bar diventano tra i più ambiti della città.

Izakaya restaurant
Izakaya restaurant

Sol Levante, Indonesia, Suriname
Multiculturale come la città stessa, la cucina di Amsterdam presenta una prevalenza di proposte internazionali e tra le correnti culinarie più rappresentate, ci sono Giappone ed Indonesia. Nel primo caso, la scelta è abbondantissima e tra gli indirizzi da non perdere segnalati dalla Guida MICHELIN Paesi Bassi, c’è il modaiolo Izakaya. Frequentatissimo a tutte le ore e con un sound ibizenco ad accompagnare nigiri, otsusmani e carni grigliate sulla robata, l’indirizzo aperto dai medesimi proprietari del The Duchess (stellato di cucina francese) porta in tavola eccellenti hibashi ed atmosfere internazionali. Per approfondire i sapori di Giava e Sumatra, si può invece provare il Blue Pepper restaurant (vecchia conoscenza della guida rossa), mentre un interessante sosta con le tipiche ricette casalinghe del Suriname è De Hapjeshoek; piccolo take-away nascosto nella fermata Waterlooplein della metropolitana.

Chiosco di aringhe
Chiosco di aringhe

Street-food e chioschi ittici
Da piazza Dam alle vie del red light, lo street food d’elezione sono le patatine fritte innaffiate da maionese. Molto diffusi anche panifici, forni, negozi di pancakes e waffles; quest’ultimi vengono spesso glassati e degustati a passeggio. Tra le soste di strada più salubri e appaganti, spiccano i chioschi che servono piccoli vassoi di aringhe (in più preparazioni), sgombri affumicati e minuscoli gamberetti (apprezzati anche come farcitura dei panini al latte) che ricordano le deliziose schie della laguna veneziana.

Negozio di formaggi
Negozio di formaggi

Formaggi, diamanti e tulipani
Seppur con prezzi ed utilizzi agli antipodi, formaggi come l’Edam, la preziosa gemma e la pianta bulbosa nota per le oniriche ed ordinate fioriture, sono tre importanti simboli del paese nordico. Esistono ovviamente centinaia di opzioni in cui acquistare il proprio ricordo preferito e tra i tanti quartieri in cui fare compere da Jordaan alla Beethovenstraat, quella attorno al Bloemenmarkt (unico mercato dei fiori galleggiante al mondo) compreso tra Muntplein e Koningsplein, presenta un vivace affresco su arti, specialità e mestieri dai ventosi e colorati Paesi Bassi.

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