Mezzolitro Vini e Cucina – Rho (MI)
Tra i vicoli del grazioso centro storico di Rho, questo locale familiare nasce dalla voglia e dal desiderio di far riassaporare il gusto e la tradizione della tipica cucina abruzzese, attraverso la ricerca di quei prodotti realizzati, ancora oggi, artigianalmente.
Le ricette di Maria, nonna dei proprietari, i profumi e i sapori della casa in Abruzzo, quel lento cuocere del sugo per diverse ore rivivono da 'Mezzolitro Vini e Cucina": quel mezzolitro che accompagnava i piatti, preparati, con rispetto e tradizione, nelle piccole cantine, dove, ciò che in quel momento la stagione offriva, costituiva l’ingrediente principale del piatto.
La ricerca continua di materie prime di alta qualità, come il pecorino di Farindola e il Canestrato di Castel Del Monte, il salame di pecora stagionato in cera d'api, le "pallotte cacio e ova", le paste tutte artigianali e direttamente provenienti dal piccolo laboratorio di Elice, le carni pregiate come le costolette di agnello IGP del Parco Nazionale d'Abruzzo insieme agli arrosticini, sempre e rigorosamente solo di pecora, sono i protagonisti del menu. Pur rispettando la tradizione gastronomica della terra di origine, lo chef Davide Foletti - 31 anni, nato e cresciuto nell'hinterland milanese, con all'attivo esperienze in altri ristoranti - ha voluto reinterpretare un classico dolce italiano rendendolo tipicamente abruzzese e unico nel suo genere: ecco che il tiramisù diventa "Il Pecoramisù". Originale e goloso!
med – Treviso (TV)
All’interno della ZTL, tra la dogana austriaca dell’800 e il vecchio ospedale di Treviso, med è un intrigante locale moderno caratterizzato da un pavimento trasparente che permette di scorgere sotto di esso il lento fluire del fiume Sile.
Qui la ricerca della migliore materia prima diventa imperativo categorico. I piatti raccontano la tradizione, nelle sue espressioni e gusti migliori, mentre cura dei dettagli, forte sensibilità e creatività rappresentano il filo conduttore del menù, che viene aggiornato costantemente in base alla ciclicità degli ingredienti, nonché la stagionalità dei prodotti. Lo chef, Tommaso Cavasin, giovane ma determinato, si appoggia alla tradizione senza tuttavia distogliere l’attenzione da suggestioni contemporanee.
La carta racconta, quindi, di piatti come i tagliolini al ragù di agnello dell’Alpago battuto al coltello o guancetta di manzetta con radicchio tardivo e purè di patate: due specialità particolarmente apprezzate dal nostro ispettore.
La selezione enoica permette di soddisfare ogni esigenza, grazie ad una scelta articolata (circa 500 etichette) tra produttori italiani e non solo. Piacevole dehors, e in stagione anche musica dal vivo.
San Domenico – Pizzo Calabro (VV)
Il ristorante di Bruno Tassone, chef-patron, si inserisce in quello che potremmo chiamare come “nuovo filone di cucina contemporanea calabrese”, ovvero, tra quei ristoranti che sull'esempio degli ottimi stellati della regione si prodigano nel dare una spinta moderna alla classica tradizione locale, rispettata e citata a piene mani, negli ingredienti e nelle ricette. In questo caso la carta è dedicata perlopiù alla cucina di mare e non poteva essere diversamente vista la posizione, defilata rispetto al centro storico ma panoramica, soprattutto dalla bella terrazzina estiva, sulla Costa degli Dei.
E tra i tanti piatti che meritano una sosta, sicuramente va ricordato il polpo con spuma di patata della Sila, nocciole e brodo di funghi allo zenzero: il cavallo di battaglia del cuoco! Servito in un piatto fondo, totalmente celato, c'è il polpo cotto a bassa temperatura e poi piastrato, tagliato a pezzettini in modo da poterlo gustare con il cucchiaio, abbinato a quello che - di stagione, in stagione - la natura ci regala. Una squisitezza, ben presentata!
Entrano a far parte della selezione 2023 anche i seguenti ristoranti:
Ai Porteghi Bistrot - Padova
Didaktico - Lecco
GioEle - Stradella
Gnocchetto - Tavernerio
La Loggia Bistrò - Verona
La Pista - Torino
Osteria dello Strecciolo - Robbiate
Illustration image: San Domenico - Primo piatto
