In viaggio 5 minuti 25 luglio 2024

In vacanza con la Guida MICHELIN: il Nord Italia

Via dalla pazza folla! Pensate per sfuggire alla calca agostana, le mete che vi raccontiamo sono ideali per una vacanza in tutti i momenti dell'anno.

Gli Italiani amano il mare e con oltre 8000 chilometri di costa, quasi tutta balneabile, hanno di che saziare questa bramosia, dalle sabbie dell’Adriatico ai profili più rocciosi di Tirreno e Ionio. Il problema è che la passione sboccia e si consuma inesorabilmente nel mese di agosto, periodo di famigerati “esodi” autostradali da bollino rosso e tappeti umani distesi sugli arenili. Chi ha un concetto un po’ più etimologico di vacanza (assenza, sospensione…) in agosto fatica a scovare una meta in cui riuscire a sentire il rumore del silenzio.
Noi della Guida MICHELIN abbiamo pensato di darvi una mano, indicandovi gli hotel della nostra selezione ubicati in zone tranquille, ma strategiche per fare delle belle gite nei dintorni alla scoperta di arte, natura e buona cucina, coccolati dall’ospitalità unica degli hotel della Guida MICHELIN. 
Per scoprire le mete tranquille del Centro-Sud leggete qui.


Alla scoperta del lago d’Orta

Laqua by the Lake, Pettenasco

© Laqua by the Lake
© Laqua by the Lake

A pochi chilometri dalla punta di diamante dei ristoranti di famiglia − il tristellato Villa Crespi di Orta San Giulio − Antonino Cannavacciuolo e la moglie Cinzia Primatesta hanno aperto questo hotel della collezione Laqua, che raggruppa cinque boutique hotel sparsi su tutta la Penisola. Sulla sponda orientale dell’Orta, questa incantevole casa sul lago modernista propone 18 suite, 2 attici e una nuovissima Darsena, quasi una palafitta “les pieds dans l’eau”.

Le sistemazioni sono dotate di cucina, balcone o giardino privato e hanno arredi caldi, con materiali naturali e linee pulite. Nel tempo libero potrete godere del bel giardino fronte lago con piscina (riscaldata nella stagione più fresca), dei trattamenti Longevity Suite del centro benessere (crioterapia, massaggi…) e del Beach Club esclusivo che offre la possibilità di praticare vari sport acquatici. I più attivi approfitteranno delle proposte di trekking, hiking e e-bike intorno al lago. Ma ricordate che siamo a casa Cannavacciuolo: un’esperienza al ristorante è d’obbligo!

Villa Crespi e il lago d'Orta/©Villa Crespi
Villa Crespi e il lago d'Orta/©Villa Crespi

Completate tutte le esperienze offerte da Laqua, è il momento di esplorare l’incantevole lago d’Orta, una piccola gemma incastonata tra le vette alpine. Da Pettenasco traghetti e motoscafi in pochi minuti raggiungono la minuscola isola di San Giulio, su cui sorge l’antico monastero fondato nel IV secolo e si snoda la suggestiva “via del silenzio”, un percorso scandito da aforismi sul silenzio e la meditazione, da percorrere ammirando in muta contemplazione gli angoli suggestivi di questa bomboniera.
Orta San Giulio è un borgo medievale pieno di charme, che raccoglie le sue case attorno al porticciolo. Da qui si potrà passeggiare lungo le sponde del lago o salire al Sacro Monte d’Orta.
Per i gourmet, è qui che il vostro ospite, Antonino Cannavacciuolo, imbastisce la sua tavola tristellata nell’esotica Villa Crespi, costruzione in stile moresco – con tanto di minareto – fatta erigere nel 1878 dall’imprenditore Cristoforo Crespi, appassionato di Oriente, e ora trasformata in un hotel di lusso premiato con 1 Chiave MICHELIN.
Per una vista d’insieme sul lago, infine, si può salire al settecentesco Santuario della Madonna del Sasso, che sorge su uno sperone di granito a strapiombo sul lago e, com’è intuibile, offre una vista amplissima fino al Mottarone e alle Alpi.


L’Alto Monferrato tra vini e castelli

Nordelaia, Cremolino

© Nordelaia
© Nordelaia

Una cascina che vanta 800 anni di vita circondata da cinque ettari di terreno e vigneti: benvenuti a Nordelaia!
Tra interventi conservativi e tocchi di design, oltre a sistemazioni di gran fascino che mescolano con buon gusto passato e presente, questo resort offre un bel centro benessere (hammam, banja, percorso Kneipp…) con trattamenti completi, sedute di yoga e fitness, percorsi guidati in bicicletta su e giù per le colline del Monferrato, trekking in autonomia o accompagnati. E un paio di giorni di vacanza sono già trascorsi in grande piacevolezza senza allontanarsi troppo dall’hotel.

Castello di  Tagliolo Monferrato/clodio/iStock
Castello di Tagliolo Monferrato/clodio/iStock

In soli 15 chilometri, comunque, si arriva ad Acqui Terme, piacevole cittadina termale già nota ai tempi dei Romani, che ribadisce la sua vocazione con la famosa fontana di acqua termale La Bollente, che sgorga in piazza a 74,5°C.
Se vi piacciono gli antichi castelli potrete visitare quelli di Morsasco, Trisobbio, Molare, Tagliolo Monferrato e Lerma, in un anello di circa 50 chilometri, che diventano poco più di 70 se nel giro includete anche il forte di Gavi, importante piazzaforte militare la cui prima fondazione risale al X secolo.
Gli appassionati di vino non si perderanno una gita a Canelli (a 30 chilometri da Cremolino), patria dello spumante e custode di una sorprendente trama sotterranea di cantine scavate nel tufo, le cosiddette “cattedrali sotterranee”.
Questo per non allontanarsi troppo dalla base, ma tutt’intorno l’Alto Monferrato è tutto da scoprire!


Lungo la Valchiavenna

Hunum, Gordona

© Hunum
© Hunum

Immaginatevi un bosco di castagni secolari e, in mezzo, sette baite inserite in questo contesto naturale intonso. Cari Robinson Crusoe, eccovi arrivati a Hunum, un progetto speciale che nasce dall’amore per la terra e il lavoro artigianale. Le sistemazioni sono affascinanti nella loro essenzialità: disposte su due livelli e arredate in legno massello, hanno angolo cucina, un bel bagno attrezzato con i prodotti cosmetici creati da Hunum, finestre panoramiche e, all’esterno, una deliziosa tinozza con l’acqua riscaldata da una stufa a legna. Inutile dire che l’energia proviene da fonti alternative rinnovabili e che l’acqua piovana viene recuperata.
Stacchiamo la spina e approfittiamo delle belle attività proposte da Hunum: una visita guidata alla tenuta con degustazione dei prodotti Hunum (miele, confetture…), il picnic corredato da cestino per la colazione o il pranzo, un laboratorio di cucina, ceramica o acquerello o una seduta di yoga.

I tornanti del Passo dello Spluga/Jens Breuer/iStock
I tornanti del Passo dello Spluga/Jens Breuer/iStock

E se proprio sentite nostalgia della civiltà, fate un giretto a Chiavenna, la “chiave” di accesso ai passi dello Spluga e del Maloja, tra Italia e Svizzera. La cittadina è famosa per i suoi crotti, anfratti tipici delle Alpi lombarde arieggiati da correnti naturali e ideali per la maturazione del vino e la stagionatura dei salumi. Questi ambienti suggestivi accolgo spesso ristoranti tradizionali, come nel caso del Crotasc a Mese, alle porte di Chiavenna.
Per un’esperienza gourmet, invece, spingetevi (si fa per dire, sono 15 chilometri) fino a Villa di Chiavenna, per gustare la cucina della Lanterna Verde, Stella e Stella Verde MICHELIN.
Imperdibile, infine, la spettacolare salita al Passo dello Spluga (2117 m), soprattutto nel tratto Campodolcino-Pianazzo, che si snoda sul fianco di una parete ripidissima.


La grandiosità delle valli dolomitiche

Milla Montis, Maranza

© Milla Montis
© Milla Montis

Arredato con materiali naturali provenienti esclusivamente dall’Alto Adige, il Milla Montis è un rifugio accogliente per vivere i giorni di vacanza in sintonia e al ritmo della natura circostante. Come nella migliore ospitalità altoatesina, non manca una spa completa e attrezzatissima, ma nelle belle giornate estive il Milla Montis invita ad attaccare una vetta dolomitica, salire dolcemente ad una malga, pedalare in mountain bike in salita o in piano, secondo i vostri gusti o, per i più riflessivi, praticare yoga nella stanza della meditazione.

L'abbazia di Novacella e i suoi vigneti/pmmart/iStock
L'abbazia di Novacella e i suoi vigneti/pmmart/iStock

Dal paesino di Maranza, adagiato su un altipiano che sovrasta la Val Pusteria, potrete raggiungere Bressanone, visitare l’abbazia di Novacella (in cui si producono anche ottimi vini) o scoprire i musei del circuito Messner Mountain Museum di Ripa e Plan de Corones.
Dal monte Guzzo (2510 m), infine, la piattaforma panoramica situata vicino alla stazione a monte della funivia Gitschberg permette di ammirare oltre 500 vette dolomitiche.
E non dimenticate che la vicina Brunico ospita l'Atelier Moessmer Norbert Niederkofler, Tre Stelle e Stella Verde MICHELIN!


Il fascino dell’entroterra ligure

La Meridiana Hotel & Golf Resort, Garlenda

© La Meridiana Hotel&Golf Resort
© La Meridiana Hotel&Golf Resort

Senza nulla togliere agli incanti marittimi della regione, fatevi un regalo e per una volta venite in Liguria ma per voltare le spalle al mare e godere di gioielli spesso sconosciuti ai più (ma non a noi della Guida MICHELIN!).
La Meridiana è un’oasi di pace e offre vari spunti per rallentare o accelerare i battiti (cocktail a bordo piscina o mountain bike?), lontano dall’animazione balneare. Sarebbe un peccato, comunque, non dedicare un po’ di tempo a scoprire gli angoli più affascinanti e meno inflazionati della Riviera dei Fiori.


Vista della costa da Colla Micheri/Niccolo Podesta/iStock
Vista della costa da Colla Micheri/Niccolo Podesta/iStock

A pochi chilometri da Garlenda, Villanova d’Albenga è un piccolo borgo medievale cinto da mura e attraversato da viuzze pittoresche, ma il vero gioiello è il centro storico di Albenga, città controcorrente, situata sul mare ma rivolta alle fertili piane agricole dell’entroterra da cui trae la sua ricchezza. Il duomo romanico e soprattutto il battistero paleocristiano sono tra i monumenti più importanti della regione.
Da Laigueglia, invece, snobbate la spiaggia e dirigetevi a Colla Micheri, minuscolo villaggio nascosto in una pineta, che è stato restaurato con passione dall'esploratore norvegese Thor Heyerdahl (famoso per aver attraversato il Pacifico a bordo della nave Kon-Tiki nel 1947), che visse qui dal 1958 fino alla sua morte nel 2002. La sua tomba, segnalata da una piastrella di ceramica blu con il disegno del Kon-Tiki, si trova sul sentiero per Capo Mele, da cui si gode di un panorama vertiginoso sulla costa (tempo di percorrenza 10 minuti). E per completare la gita, approfittate della cucina sublime e sostenibile del Vignamare, Stella e Stella Verde MICHELIN.
Le sorprese dell’entroterra non sono finite. Ve ne buttiamo lì qualcuna tanto per stuzzicare la curiosità: Triora il paese delle streghe, Bussana Vecchia distrutta da un terremoto nel 1887 e rinata su iniziativa di vari artisti o lo straordinario Convento di San Domenico di Taggia con gli affreschi rinascimentali di Ludovico Brea.
La spiaggia può attendere!

Immagine di copertina: Il lago d'Orta e l'isola di San Giulio/Marco_Bonfanti/iStock

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