Ruolo conquistato investendo decadi di sacrifici, passione ed attenzione alla qualità ed enfatizzato dalle note degli ispettori MICHELIN: “Il nome Eurossola echeggia da un versante all’altro della valle - scrivono - grazie ad una cucina che unisce tradizione, innovazione e materie prime di stagione e del territorio”. Gestito da generazioni dalla famiglia Bartolucci – inventori degli gnocchi all’ossolana conditi con funghi, prezzemolo, aglio, panna e formaggio d’Alpe – il rinomato indirizzo è oggi più attuale e contemporaneo che, mai grazie alla riuscita introduzione dell’inedita area bistro ad affiancare il più ristretto spazio dedicato al ristorante. La cucina a vista su misura e costruita artigianalmente – adesso grande quasi quanto la sala – è un altro elemento distintivo voluto dall’energetico Giorgio (l’attuale chef patron di Atelier ndr) così da corroborare il rapporto tra brigata e commensali. Soluzione che oltre a trasmettere trasparenza, ordine e metodo, offre la possibilità di osservare dai fornelli le reazioni dei clienti all’arrivo e all’assaggio dei raffinati piatti. Motivo di orgoglio e soddisfazione per chi li ha pensati e creati abbinando, per esempio, capesante con salsa al crescione, risotto e asparagi con yogurt mantecato al sale ed olio, fusilli al sugo di lepre e tartufo nero e pasta sfoglia con il bettelmatt.
La nuova formula del ristorante Atelier convince per gusto, varietà ed estetica delle proposte con nuove, vibranti ispirazioni e rivisitazioni culinarie per molte ricette ossolane. Città di arte e cultura con le aristocratiche logge della magnifica Piazza del Mercato e territorio di confine che si sviluppa lungo il fiume Toce scandito da pascoli, boschi e riserve naturali come quella del Sacro Monte Calavario Patrimonio Unesco. Vette di grande impatto scenico come le alture attorno al valico del Sempione: antica via di comunicazione tra Italia e paesi transalpini.
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