Un punto di partenza elegante e strategico per scoprire siti archeologici, planimetrie medioevali e gastronomia locale è Il Cavalier d’Arpino nell’omonimo paese cinto da mura poligonali del tredicesimo secolo. Dunque rilassanti notti all’interno dell’evocativo lanificio settecentesco da cui sono state ricavate ventotto camere, ed uno dei centri storici più affascinanti della zona da esplorare dove a maggio potete assistere alla gara di traduzione e commento dei brani di Cicerone – a cui è stata dedicata la Torre nell’Acropoli – ed in’estate ad altre amene iniziative folcloristiche come la corsa con la cannata. Da Arpino ai sapori della tradizione del ristorante Mingone – altro storico indirizzo segnalato dalla Guida Michelin – sono appena cinque chilometri di distanza. Fondato nel 1890 da Domenico Paganelli, bisnonno degli attuali proprietari, l’indirizzo sorge nel cuore di Carnello ed il recupero della territorialità è al centro della filosofia culinaria. Quindi grandi piatti dal basso Lazio preparati con prodotti locali ai quali si aggiungono appetitose specialità a base di trota e gamberi di fiume. Ingredienti da vie navigabili, che riportano alle opere ingegneristiche degli antichi romani assieme ad altre preziose testimonianze quali ville repubblicane ed imperiali, luoghi di culto, teatri ed edifici termali. In Ciociaria la storia è ovunque ed arriva al paleolitico inferiore come da Museo Preistorico di Sofi; località da includere nel tragitto assieme a Supino, Ferentino e Castro dei Volsci.
Da non sottovalutare anche il capitolo bellezze naturali ed una sosta dal sicuro impatto scenografico è presso il lago di Posta Fibreno; sulle rive del quale sorge Il Mantova del Lago. Il ristorante all’interno dell’edificio rustico cinto da un ampio parco, è garanzia di accurata selezione delle materie prime e piatti improntati sulla leggerezza dall’estetica ricercata. Dopo pranzo l’itinerario può proseguire a sud in direzione Cassino con visita all’abbazia e l’area archeologica dell’antica “Casinum” romana, oppure rientrare con calma verso la capitale passando per Alatri, Anagni e Fiuggi.
Focus sulle 3 Chiavi MICHELIN di Parigi
Architettura e design degli hotel più straordinari della città.
Alla scoperta della camera 311 dell'unico hotel-château di Parigi
La cosiddetta "Piano Suite" è un’oasi esclusiva in un edificio parigino unico
Alla scoperta della prima selezione di Chiavi MICHELIN
1, 2 e 3 Chiavi MICHELIN: così come le Stelle per i ristoranti, le nuove Chiavi MICHELIN premiano l’eccellenza del soggiorno. In questa prima selezione dedicata alla Francia e presentata l'8 aprile 2024, hanno ricevuto questo ambito riconoscimento 189 strutture ricettive, suddivise in 24 Tre Chiavi MICHELIN, 38 Due Chiavi MICHELIN e 127 Una Chiave MICHELIN.
Tutto quello che c'è da sapere sulla Chiave MICHELIN
L'8 aprile 2024 la Guida MICHELIN ha inaugurato la Chiave MICHELIN. Se la Stella MICHELIN premia i ristoranti eccellenti, la Chiave MICHELIN fa lo stesso con gli hotel. Ecco tutto quello che c'è da sapere su questo nuovo riconoscimento.