In viaggio 3 minuti 20 novembre 2024

Castelfalfi, una Toscana che profuma d’Oriente

Il paesaggio è quello della Toscana più iconica e tradizionale: morbide colline tappezzate di vigneti, borghi medievali aggrappati sui poggi, distese di uliveti… ma non tutto è come sembra, come ci racconta la nostra inviata.

Imbocco un lungo viale orlato di cipressi, qualche ultima curva ed eccomi a Castelfalfi, una trentina di chilometri a nord di Volterra. Antico insediamento etrusco (come ricorda il simbolo del resort, il Pegaso in foggia di cavallino etrusco), poi Castrum Faolfi, roccaforte militare del re longobardo che avrebbe fondato il borgo nell’VIII secolo, Castelfalfi passa nel XVI secolo sotto i Medici. Ti aspetti che tutto questo bagaglio di storia sia lì ad attenderti nella reception di questo magnifico resort, insignito delle Due Chiavi MICHELIN. E invece no. C’è ma è un po’ in disparte, quasi a voler cedere il passo alla modernità della struttura che ospita la maggior parte delle camere e dei servizi.

Dopo alcuni giorni trascorsi tra antichi casali e venerande dimore nobiliari, tra parquet scricchiolanti, soffitti affrescati e arredi d’epoca, l’ingresso a Castelfalfi mi ha ricordato la sensazione provata qualche tempo fa, quando dopo alcune ore tra tele rinascimentali e barocche nella meravigliosa Pinacoteca Nazionale di Bologna sono entrata al Museo Morandi, uno spazio monocromatico che ospita le opere minimaliste del grande pittore. È stato come ritrovare un respiro profondo, superare l’horror vacui dell’arte del passato per godere del diverso concetto di spazio dell’estetica moderna.

Ho divagato, ma questa è la sensazione che mi ha accolto a Castelfalfi. Spazi ampi, arredi contemporanei fatti di materiali pregiati accostati con gusto, colori chiari, naturali che qua e là si articolano in tocchi più vivaci, come nel Bar Ecru e  nel delizioso spazio dell’Olivina, la bella sala che ospita le colazioni e il bistrot e che rende omaggio al verde di questa pietra che nel nome racchiude le due essenze di Castelfalfi: il vino e l’olio.

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L'Olivina/Castelfalfi
L'Olivina/Castelfalfi
Bar Ecru/Castelfalfi
Bar Ecru/Castelfalfi

Il resort è un magnifico gioiello contemporaneo incastonato in una montatura senza tempo e in questo contrasto la modernità degli arredi e dei materiali si esalta e si nobilita. Tutto intorno si estende la proprietà di 1100 ettari che alimenta l’azienda agricola e la produzione di olio e vino e che comprende anche un Golf Club di 27 buche. Un po’ in disparte dall’edificio principale troviamo la Tabaccaia, struttura dove un tempo si lavorava il tabacco e che ora accoglie alcune sistemazioni, e poi il borgo vero e proprio, al termine del quale si staglia l’antica rocca di Faolfi, che oggi ospita il ristorante fine dining La Rocca di Castelfalfi.

Le 146 camere sono raffinate e curate: nulla è lasciato al caso e ogni dettaglio è pensato per rendere il soggiorno semplicemente perfetto. C’è una soffusa atmosfera orientale, tra tappezzerie floreali e motivi ornamentali dalle geometrie esotiche. Il magnate e mecenate indonesiano di origine indiana Sri Prakash Lohia, grande collezionista di libri antichi (esposti orgogliosamente lungo i corridoi della struttura), si è innamorato di questo luogo e nel 2021 ha acquistato la tenuta, avviando grandi lavori di rinnovamento e miglioramento. Non è quindi così arbitraria la sensazione di respirare una sottile atmosfera di Estremo Oriente in quest’angolo di Toscana.


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Junior Suite/Castelfalfi
Junior Suite/Castelfalfi
Junior Suite con terrazza/Castelfalfi
Junior Suite con terrazza/Castelfalfi

Sensazione che si rafforza e si concretizza ancora di più nella nuovissima spa, uno spazio incantato di 1500 mq che comprende saune, bagno turco, docce sensoriali, varie stanze per trattamenti e una immensa piscina interna/esterna riscaldata che si apre sul verde paesaggio toscano.
La spa accoglie i trattamenti del prestigioso brand thailandese RAKxa Integrative Wellness, che combina terapie antiche e pratiche moderne per creare un approccio personalizzato e riequilibrare corpo e mente e che ha scelto proprio Castelfalfi per la sua prima sede europea.

L'ingresso della spa/Castelfalfi
L'ingresso della spa/Castelfalfi
La parte interna della piscina/Castelfalfi
La parte interna della piscina/Castelfalfi

Tra varie proposte allettanti, seduta sul divano dell'ovattata sala di attesa della spa opto per un massaggio rilassante di 60 minuti e dopo aver degustato una tisana calda allo zenzero e compilato una scheda con l’anamnesi medica vengo fatta accomodare in una delle cabine per i trattamenti. Scelgo un olio profumato per il massaggio e due pietre tra un’opzione di sei di cui poi mi verrà spiegato il significato. Tra musica di sottofondo e luci soffuse il viaggio in questa incantevole declinazione toscana della Thailandia comincia… Le due pietre che ho scelto riposano in due sacchettini bianchi accanto alle mani e sono curiosa di scoprire cosa ci fanno lì. Terminato il trattamento è il momento del briefing, che ascolto con un pizzico di scetticismo. La deliziosa terapista mi parla di yin e yang, emisfero destro e sinistro, parte emotiva e razionale e del significato delle pietre che ho istintivamente scelto. Mi arrendo: non ci credo ma è vero…
Il quadro che mi viene fatto corrisponde sorprendentemente alla realtà e quindi non mi resta che deporre le sopravvalutate armi della razionalità occidentale e ascoltare i preziosi consigli che mi vengono dati per migliorare il mio equilibrio mentale oltre che fisico. E questo è il senso profondo dell’approccio RAKxa, lavorare in armonia sul corpo e sulla mente. Come diceva Giovenale, mens sana in corpore sano.

Infitity pool/Castelfalfi
Infitity pool/Castelfalfi

Dopo il viaggio in Thailandia, torniamo alla Toscana e alla sua bellezza, che è anch’essa una medicina dell’anima. Dall’immensa piscina interna, che accoglie anche zone di idrogetti e massaggi, la porta a vetri si apre magicamente e dà accesso alla parte esterna, una infinity pool affacciata sul panorama delle colline. L’aria del tardo pomeriggio è fresca ma non pungente, i colori si accendono delle tonalità calde del crepuscolo, mi appoggio al bordo della piscina e lascio che lo sguardo si perda sui boschi, le colline rivestite di viti, gli uliveti e il verde a perdita d’occhio, Volterra all’orizzonte…
Castelfalfi ha un servizio di concierge eccezionale, che propone 40 attività diverse per tutti gusti: sport, trekking, pesca, vendemmia, caccia al tartufo, falconeria, orienteering, degustazioni, cooking class… un catalogo infinito. A me però basta essere cullata dal tepore dell’acqua e perdermi nella contemplazione di tanta bellezza.
"È stato amore a prima vista", racconta Sri Prakash Lohia della sua scoperta di Castelfalfi. E come dargli torto!


Foto di copertina: il borgo di Castelfalfi avvolto dalla bruma autunnale/Castelfalfi

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