Tramonti come quadri di Magritte, glamour definitivo, colori vividi, show-biz di fama globale, grafiche accattivanti, ed una natura tanto imponente quanto rigogliosa ad accogliere gli ospiti. Per diversi e affascinanti motivi, i migliori alberghi della California selezionati dagli esperti della selezione MICHELIN presentano ai viaggiatori raffinati soggiorni in esclusivi microcosmi della destinazione in cui sorgono. Edificati in iconici quartieri come Beverly Hills, immersi in meravigliosi giardini botanici oppure nascosti nelle foreste ai margini dell’oceano Pacifico, le dimore cult del Golden State si materializzano nei grandi centri urbani, lungo la leggendaria strada costiera highway-1 ed in ambite località quali Santa Barbara, Monterey e Yosemite National Park. Tutti indirizzi che riflettono lo straripante boom economico della California (la quinta economia del mondo in termini di Pil) e l’altolocato potere d’acquisto degli oltre 500.000 milionari (e più di 150 miliardari) distribuiti tra Hollywood, Pacific Heights, Silicon Valley (zona a sud di san Francisco dove il reddito pro-capite medio è di 125.000 dollari). Il soleggiato stato della West Coast è irradiato da una nuova età dell’oro anche nel settore turismo tanto che tutti i brand di riferimento nel comparto hotellerie, hanno almeno un presidio di assoluto pregio al confine del mondo occidentale.
The Beverly Hills Hotel, Los Angeles
Istituzione nata nel 1914 assieme al codice postale 90210, The Beverly Hills Hotel definisce storia e sviluppo dell’omonimo quartiere scelto da molte star di Hollywood per le loro faraoniche ville. Ubicato tra Rodeo Drive e le prime colline adornate di palme e mansions, la dimora è uno dei fiori all’occhiello della Dorchester Collection (presente a Los Angeles anche con l’Hotel Bel-Air) ed il faro indiscusso della West Coast alle voci sfarzo, glamour e calibro della celebrità che frequentano abitualmente suite, bungalows e spazi comuni. Gli ambitissimi ambienti del “palazzo rosa” in stile stile Mediterranean revival disegnato ad inizio Novecento da Elmer Grey e poi rielaborato nella sua veste attuale dall’architetto Paul Williams - includono la piscina con cabanas private, spa, ed un parco di palme e fiori tropicali ad allietare le varie opzioni gastronomiche capitanate dal The Polo Lounge; leggendario ritrovo di attori, registi, produttori cinematografici e per tutto il mondo dello spettacolo.
“The Pink Palace” stile Dorchester
Con il suo “red carpet” permanente, le cromie pastello, i corridoi tinteggiati da foglie di banana ed un valet parking costantemente stipato di fuoriserie Ferrari, Maserati, Lamborghini, Bentley e Rolls, anche solo visitare “The Pink Palace” è un evento. La qualità di camere, finiture e servizi assicurano alla clientela, i più elevati e scenografici livelli di lusso. Dai deliziosi pancake con ricotta e mirtilli al risveglio passando per la grandiosa hall profumata di fiori freschi e solcata dall’incessante via vai di abiti griffati e pietre preziose, l’albergo domiciliato al 9641 di Sunset Boulevard definisce da oltre un secolo ospitalità e stile di vita hollywoodiani. In essenza, The Beverly Hills è una dell’esperienze imperdibili di Los Angeles.
El Encanto, A Belmond Hotel, Santa Barbara
Mai nome fu tanto azzeccato perché il primo ed al momento unico albergo Belmond in California, è davvero un incanto ad occhi aperti. La proprietà del gruppo LMVH di Arnault (e sapientemente adattata allo stile Belmond negli arredi e nell’approccio all’ospitalità) sorge all’interno di un magnifico parco la cui posizione soprelevata, presenta commoventi panorami su oceano ed isole dal ristorante, dalla veranda, dalla piscina e dalle camere. Alcune abitazioni prendono la forma di graziose casette in legno in coloro tenui, altre sono invece bianche con tetti in tegole rosse riprese dal passato coloniale di Santa Barbara. Tutte le stanze beneficiano di arredi artigianali, sontuose zone letto ed arre private immersi nella natura circostante. La proposta gastronomica, anch’essa eccellente come ogni aspetto del soggiorno, è supervisionata dall’italiano Pietro Zelli che ricopre il ruolo di Restaurant Director.
Mediterraneo tropicale by Belmond
Brezze oceaniche; suolo fertile, 300 giorni di sole l’anno, aria dolcissima; piante e fiori ovunque. Destinata alla notorietà sin dalla scoperta da parte dei coloni iberici nel 1792, Santa Barbara si trasforma in elitaria destinazione turistica nel 1918 con l’inaugurazione dell’hotel El Encanto. In veste di primi proprietari alberghieri della zona, i titolari del tempo possono scegliere il terreno più spettacolare da un’area geografica già di per sé bellissima. Il risultato - specie al seguito del rinnovo curato da Belmond - è un tempio del benessere emotivo capace di sintetizzare i maestosi paesaggi della West Coast, con l’armonica lucentezza del Mediterraneo.
Sognare al Post Ranch Inn
Continuando a risalire la California State Route 1 in direzione nord ed una volta superato San Luis Obispo, la strada filo oceano diventa semplicemente straordinaria e lo stesso aggettivo, ben descrive l’esperienza Post Ranch Inn. Il terreno su cui sorgono le 38 cabine con architettura del Pacific North West (legno, vetro, cemento) si trova nel punto focale del Big Sur Pfeiffer National State Park dove nessun’altro può costruire. In bilico s’un crinale avvolto da montagne, oceano, foreste e mimetizzato nel paesaggio, l’albergo registra abitualmente il tutto esaurito. L’indirizzo è scelto spesso e volentieri da celebrità americane, dai Ceo del Big-Tech e dai viaggiatori più perspicaci alla ricerca di suggestioni uniche. Durante il soggiorno, gli ospiti possono usufruire di vetture cabrio per guidare sulla strada più fotografata del mondo.
Spiritualità di Big Sur
Foto, pensieri e parole non potranno mai rendere giustizia alla magica alchimia naturale ed alla purezza dell’aria che si respira al Post Ranch Inn di Big Sur. Spirituale e remoto, il terreno fu per 3600 anni la casa degli indiani Costanoan prima di essere rilevato da William Brainarda Post che nel 1850, sposò la nativa americana Anselma Onasino. Per più di cento anni e fino all’acquisto da parte della nuova proprietà, il ranch si attenne alla sua originale funzione con allevamento di mucche ed altre attività agricole annesse. Lo spirito originale - tra orto di proprietà, trattamenti olistici, vita ai ritmi della natura, sessioni di respirazione nella foresta di sequoie – è stato tramandato nel XXI secolo. I continui investimenti mirati sia a preservare il delicato ecosistema circostante - che a valorizzare l’indimenticabile soggiorno attraverso seducenti architetture e servizi allo stato dell’arte – hanno acuito lo status del Post Ranch Inn fino a consacrarlo tra le destinazioni più esclusive del pianeta.
Four Seasons San Francisco at Embarcadero
L’ascensore super-fast conduce in pochi secondi agli ultimi undici piani di uno slanciato grattacielo del Financial District. All’apertura delle porte, le grandi vetrate regalano panorami a 360° gradi sulla città fondata dagli spagnoli nel 1776 ed intitolata al patrono d’Assisi. Lo spettacolo prosegue da ogni camera con viste della Transamerican Pyramid, della Salesforce Tower e su tutto il nucleo urbano. Guardando ad est si ammira la baia e la famosa isola di Alcatraz; a nord ecco Chinatown seguita dalle ripide ondulazioni che conducono ai quartieri di Lower Haight e Nob Hill. Il quadrante ovest è impreziosito dall’esile profilo del Golden Gate Bridge; porta sul Pacifico che al calar del sole (nome omen) si tinge di riflessi dorati. Il paesaggio notturno costellato di luci e scie rosse è un altro X-Factor del Four Seasons San Francisco at Embarcadero che essendo l’albergo più alto di San Francisco può assicurare agli ospiti memorabili visioni dall’alba al tramonto e dal tramonto all’alba; momento ideale per una colazione en suite.
La scuola Four Seasons
Il successo si misura dai numeri e quelli del gruppo canadese a San Francisco, erano tali da giustificare l’apertura di un secondo indirizzo. La scelta strategica - motivata in primis da una richiesta verso oggetti ed esperienze di lusso mai tanto elevata - ha preso forma al Four Seasons San Francisco at Embarcadero a partire da fine 2020. Dopo aver rilevato la proprietà da un competitor, la management company (in cui Bill Gates è socio di maggioranza) ha saputo ampliarne il raggio d’azione accogliendo la clientela business ma anche e sempre più, viaggiatori in visita turistica. Gli investimenti dedicati all’albergo di Downtown domiciliato al 222 Sansome Street, proseguono nel 2023 con l’imminente apertura di un ristorante italiano che si chiamerà Orafo.
Monterey Plaza Hotel & Spa, Monterey
Con le sue palafitte immerse nei moti oceanici ed il tema nautico utilizzato negli interni di classica eleganza, questo indirizzo consigliato dagli esperti della selezione hotel MICHELIN è un tuffo nel tempo scandito dallo sciabordio delle maree. La zona compresa tra Carmel by-the-sea, Pebble Beach e Monterey deve infatti molta della sua elitaria popolarità, allo storico albergo di Cannery Row (il nome deriva dall’attività d’inscatolamento cibi nata nella seconda metà del 1800). Essendo letteralmente costruito sul bagnasciuga, le camere del Monterey Plaza Hotel emulano le sensazioni dalla prua di uno yacht (senza il rollio) e l’ipnotico movimento delle onde che s’infrangono sugli arenili della baia di Monterey, è visibile anche nella hall, dalla sala colazioni e nel romantico ristorante gastronomico a filo d’acqua.
Chateau du Sureau, Oakhurst
Europeo per architettura e contenuti, lo chateau di Oakhurst alle porte di Yosemite, è in realtà un’accogliente villa celata da alberi secolari e parte della collezione Relais & Chateaux; garanzia di intima e raffinata ospitalità. Valicato il portone, gli ambienti danno continuità alla facciata evocando il Vecchio Continente attraverso salotti e camere (ciascuna ha il nome di una pianta aromatica) impreziosite da mobili d’epoca, drappi, tessuti, candelabri, abat jour retrò, letti a baldacchino al cospetto di scoppiettanti camini. Al servizio curato e personalizzato, la dimora aggiunge un’evoluta cultura enogastronomica in quanto i titolari, detengono anche la nota azienda vinicola Coquelicot nella Santa Ynez Valley. Nei mesi più caldi, il parco ospita una piscina mentre in quelli freddi, le accoglienti aree comuni scaldano anima e cuore della clientela, con note classiche dal pianoforte ed il calore del fuoco acceso.