In viaggio 5 minuti 22 agosto 2024

Venezia, alla ricerca della quiete perduta

Venezia è innanzitutto una città, anche se una città come nessun’altra al mondo, nel bene e nel male.

Di Venezia si è detto tutto: che è di una bellezza indescrivibile, che affonda sotto il peso dei troppi turisti, che è un museo, che è per anime malinconiche come dicono Thomas Mann e Charles Aznavour, che vive di passato ma anche di arte contemporanea. Ci sono Venezie del Nord, del Sud, dell’Ovest e dell’Est, ma senza punti cardinali ce n’è una sola. Che non ha bisogno di etichette. Troppi dei suoi ingredienti si prestano a diventare cartoline: le gondole, le maschere, i vetri colorati di Murano, i piccioni in piazza San Marco, il ponte di Rialto e quello dei Sospiri… un post su Instagram e via.

Pensate che mediamente ogni giorno sbarcano a Venezia 40.000 persone, un numero di visitatori quasi pari ai suoi 49.000 residenti. La cosa sorprendente, in questo fazzoletto di terra che si spopola di abitanti e si popola di turisti, è che i visitatori si agglutinano tra il ponte di Rialto e piazza San Marco (oltre che sui vaporetti), lasciando ai veneziani e agli esploratori più intraprendenti il resto della città. Quartieri dove, tra canali e cielo, la vita è fatta di lavoro, studio, spesa, commissioni, consegne di pacchi, panni stesi ad asciugare, incontri fra amici… Cose quotidiane, insomma, in angoli in cui la città risuona del chiacchiericcio in dialetto oppure sa ancora essere silenziosa, offrire canali deserti lungo cui camminare e bacari veraci dove sorseggiare un’ombra de vin e un cicchetto

Questa è la Venezia che vogliamo farvi scoprire e per questo abbiamo scelto alcuni hotel della selezione della Guida MICHELIN situati in angoli ancora tranquilli e vivibili, in cui potrete scappare dalla pazza folla, tra una sfilata di Carnevale, un'esposizione della Biennale o una proiezione della Mostra del Cinema. 

Tanto per continuare ad essere originale, Venezia è divisa in sestieri e non in quartieri. I più affollati sono quelli di San Marco, San Polo e Santa Croce, mentre Cannaregio, Dorsoduro e Castello sono più tranquilli. 


Cannaregio

Questo sestiere “periferico” e popoloso non ospita grandi attrazioni turistiche, fatta eccezione per il suggestivo Ghetto, e rimane quindi sempre un po’ ai margini dei grandi flussi dei visitatori. Ha una conformazione particolare, con rii lunghi e paralleli che lo rendono luminoso e arieggiato. Era un tempo il quartiere delle fonderie, i “getti” da cui viene il termine ghetto, autorizzate in quest’area in quanto più facili da gestire in caso di incendi.

Ca' Bonfadini
Ca' Bonfadini

Ca' Bonfadini

Fondamenta Savorgnan 462
Ca’ Bonfadini si trova sul canale di Cannaregio, vicino al parco Savorgnan, uno dei rari giardini pubblici di Venezia, e alla chiesa di San Geremia e Santa Lucia, che custodisce le reliquie della santa patrona di Siracusa, a lungo e invano pretese dalla città siciliana. Contese religiose a parte, il palazzo del XVI secolo conserva opere d'arte e stucchi realizzati tra il XVIII e il XIX secolo, in un contesto di grande raffinatezza. Gli spazi comuni comprendono un patio interno e una terrazza affacciata sul rio, ideale per un drink prima di provare il DAMA Restaurant e la sua cucina lagunare moderna.


Carnival Palace Hotel
Carnival Palace Hotel

Carnival Palace Hotel

Fondamenta di Cannaregio 929
Affacciato sul tranquillo canale di Cannaregio, in una zona defilata e meno turistica della città, anche se a due passi dalla stazione e dal Ghetto, il Carnival Palace Hotel offre sistemazioni di tipo classico e un piacevole doppio affaccio, sul giardino interno o sul canale, con una terrazza perfetta per un aperitivo sull’acqua con vista sul tipico ponte a Tre Archi.


Dorsoduro

Il sestiere che fa da cerniera tra l’ampio canale della Giudecca e il Canal Grande ospita grandi istituzioni museali, come le Gallerie dell’Accademia, la Collezione Peggy Guggenheim e la Punta della Dogana, ma nel complesso rimane una zona tranquilla e non troppo battuta. Le ampie e soleggiate Zattere si estendono per oltre un chilometro offrendo scorci magnifici sulla Giudecca e, data la loro larghezza, permettono di passeggiare in tranquillità e di respirare la brezza marina.

Il Palazzo Experimental
Il Palazzo Experimental

Il Palazzo Experimental

Fondamenta Zattere al Ponte Lungo 1412
Il bel palazzo fu dimora di Giovanni Stucky, proprietario dell’imponente Molino Stucky sulla Giudecca, quindi dal 1932 sede della Compagnia di Navigazione dell’Adriatico. Nel 2018 è diventato un hotel vivace e di tendenza, parte della collezione Experimental Group, che si è meritato Una Chiave MICHELIN. La sua posizione sulle Zattere assicura un affaccio aperto e arioso sulla Giudecca, mentre sul retro troverete un elegante giardinetto che conduce ad un pontile privato.
Oltre ad un’accoglienza premurosa e alle belle camere, c’è un ristorante di cucina territoriale e il gettonato Experimental Cocktail Club con i suoi drink originali. Per divagazioni culturali, invece, pochi minuti a piedi vi separano dalle Gallerie dell’Accademia e dalla Collezione Guggenheim.

Ca' Pisani
Ca' Pisani

Ca’ Pisani

Rio Terrà Foscarini 979/a
Discosto dai canali, lungo una strada dritta (cosa inconsueta a Venezia) che collega le Zattere al Canal Grande, si trova questo hotel originale, che ha deciso di puntare sull’art déco e sull’estetica futurista. D’altronde Venezia è sempre stata città delle avanguardie artistiche e quindi la scelta, per quanto inaspettata, non è per nulla fuori contesto, anche se l’edificio che ospita tutti questi mobili ed arredi anni Trenta e Quaranta è un po’ più datato, in quanto risale alla fine del Trecento.
Per uno sguardo d’insieme sulla zona, approfittate dell’altana dell’hotel, magari per un aperitivo al tramonto.


Castello

Il sestiere, che prende il nome da un vecchio forte ora scomparso, occupa la “coda” del pesce-Venezia. Con la presenza dell’Arsenale e del Museo Navale, è quello più marittimo, oltre che il più tranquillo e residenziale della città, soprattutto nella sua parte più orientale e lontana da San Marco. Nel sestiere si trovano anche i Giardini della Biennale, che accolgono la prestigiosa rassegna d’arte.

Ca' di Dio
Ca' di Dio

Ca’ di Dio

Riva Ca' di Dio 2181
Ca’ di Dio era una casa di riposo e i veneziani ancora la ricordano come tale. Nel 2021 un restauro attento e ambizioso ne ha fatto un albergo il cui fascino scaturisce proprio dalla commistione tra le strutture religiose, di cui si percepisce la presenza, e il design moderno e raffinato firmato da Patricia Urquiola. Un fascino che ha valso a Ca' di Dio la Chiave MICHELIN.
Le tre corti interne sono il punto focale degli spazi comuni, mentre il ristorante VeRo-Venetian Roots si affaccia anche sulla Riva e funge da anello di congiunzione tra i fortunati ospiti dell’hotel e i clienti di passaggio.
Situato nel prolungamento della Riva degli Schiavoni, in una zona molto più tranquilla e defilata, Ca' di Dio è il rifugio ideale per esplorare gli spazi dell’Arsenale e della Biennale, godendo di un punto di vista privilegiato sull’isola di San Giorgio.


Isola della Giudecca

Amministrativamente fa parte del sestiere di Castello, ma essendo un’isola viene spontaneo pensarla sé. A lungo borgo industriale e operaio, come attesta la presenza dell’imponente Molino Stucky, ora trasformato in hotel, la Giudecca è un’oasi di pace, da cui osservare con un certo aristocratico distacco il brulicare dei turisti davanti a San Marco e al Palazzo Ducale.

Hotel Cipriani, A Belmond Hotel Venice
Hotel Cipriani, A Belmond Hotel Venice

Hotel Cipriani, A Belmond Hotel, Venice

Giudecca 10
Che il Belmond Cipriani (Tre Chiavi MICHELIN!)  sia la destinazione privilegiata di chi vuole godersi Venezia senza rinunciare alla privacy lo lascia intendere il fatto che durante la Mostra del Cinema anche gli spazi ristorativi (il fine dining Oro, il più casual − ma panoramicissimo − Cip's Club e Il Porticciolo), normalmente aperti alla clientela esterna, sono riservati ai soli ospiti, di cui è facile intuire la portata mediatica. Il soggiorno in questo hotel  prevede trasporti illimitati con il motoscafo privato, un giardino meraviglioso con una piscina infinita in cui rifugiarsi nelle giornate calde e un servizio di primissimo livello, abituato a gestire ogni tipo di richiesta e capriccio.
Certo le tariffe non sono propriamente “abbordabili”, ma magari per un’occasione speciale o una piccola follia... Come dicevano i latini “una volta all'anno è lecito far pazzie”.


A spasso nella laguna

Quiete assicurata nelle isole sparse nella laguna. Se a Murano, l’isola del vetro famosa in tutto il mondo, di giorno non mancano i gruppi di turisti a zonzo tra vetrerie e negozi, di sera cala il silenzio e l’isola sarà tutta per voi, o quasi. Tranquillità 24h/24 invece nelle altre due destinazioni proposte.

Hyatt Centric Murano Venice
Hyatt Centric Murano Venice

Hyatt Centric Murano Venice

Riva Longa 49, Isola di Murano
Questo bell’hotel non potrebbe incarnare meglio l’essenza dell’isola: è infatti ospitato all’interno di una vecchia vetreria. In un ambiente piacevole, moderno e ben attrezzato (c’è anche una zona fitness con spa), potrete approfittare delle numerose attività proposte dalla concierge oppure prendere un vaporetto per andare alla scoperta di Venezia, sapendo che al ritorno vi attende un’isola tranquilla e silenziosa, che vive ancora secondo i ritmi lenti e ritmati della laguna.


Venissa Wine Resort
Venissa Wine Resort

Venissa Wine Resort

Fondamenta di Santa Caterina 3, Isola di Mazzorbo
Dalle Fondamente Nove prendete la linea 12 e dopo circa mezz’oretta sarete arrivati a Mazzorbo. Scendete dal vaporetto, girate a sinistra e costeggiate il canale per poche decine di metri. Siete arrivati! Difficile sbagliarsi comunque, quest’isola di circa 200 abitanti offre poco più che il Venissa Wine Resort con le sue 5 camere e i suoi due ristoranti (il fine dining Venissa e il più casual Osteria Contemporanea) circondati da filari di vite.
La sera l’atmosfera è magica: con la bottiglia di prosecco che troverete in camera come omaggio di benvenuto potrete sedervi ai tavolini allestiti lungo il canale e ammirare il tramonto cullati dal suono dell’acqua e di qualche gabbiano. Se poi invece volete un po’ più di mondanità (si fa per dire), attraversate il ponte pedonale ed eccovi a Burano, l’isola del merletto, che di abitanti ne fa ben 2000!


JW Marriott Venice Resort & Spa
JW Marriott Venice Resort & Spa

JW Marriott Venice Resort & Spa

Isola delle Rose, Laguna di San Marco
L’isola delle Rose è un’isola artificiale creata nel 1870. Inizialmente adibita a deposito di combustibili e in seguito  alla coltivazione di ulivi e ortaggi, dagli anni Trenta ospitò un ospedale destinato alle persone in convalescenza. Nel 2015 questo isolotto privato a 20 minuti da Piazza San Marco è stato trasformato in un bel resort molto attento alla sostenibilità. Qui la natura sembra riprendere il sopravvento tra essenze arboree di vario genere, ulivi, orti, giardini… Davvero un paradiso, un posto magico in cui rifugiarsi, sapendo che in pochi minuti si torna nel pieno della movida turistica. Approfittate dell’ottima tavola del ristorante Agli Amici Dopolavoro e, se volete cimentarvi in prima persona, di uno degli intriganti corsi di cucina proposti.

Immagine di copertina: Murano vista dall'Hyatt Centric Murano Venice

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