La prima sosta culinaria da non perdere sia per prossimità con il centro di Roma che per il successo di pubblico e critica è da Pascucci al Porticciolo; ristorante una stella MICHELIN curato e contemporaneo con un cuoco, scrivono gli ispettori, “che riesce ad essere originale pur nella rispettosa semplicità delle proposte ittiche”. L’innata sensibilità di Gianfranco Pascucci, anima creativa con una passione per natura, mare e profumi, ha messo Fiumicino sulla mappa dell’alta cucina e si racconta attraverso piatti di grande bontà e spessore come le trenette aglio, olio, peperoncino, telline e gamberi, il centrofolo con risina di Spello, lo spaghettino estivo al lardo di mare ed il tiramisù di alici.
Luce dalle tre vetrate, cromie mediterranee e brezza marina sono protagonisti del ristorante Da Alceste di Anzio; piatto della guida rossa a sottolineare una cucina di qualità dove “la sensazione è di essere s’una palafitta”. Se nello storico indirizzo aperto nel 1950 nei pressi del porto la vista è appagata da luminosità e panorami, gli amanti delle ricette di mare possono contare su fritture, grigliate e ottime paste preparate con materie prime acquistate ad ogni sorgere del sole dai pescherecci locali.
Per un’esperienza dall’indubbio impatto gastro-scenografico, l’indirizzo che lascia il segno a nord della capitale è il The Cesar di Palo Laziale nell’hotel La Posta Vecchia; struttura costruita nel ‘600 dal Principe Odescalchi. Il raffinato e romantico ristorante affacciato sul blu, ha tramonti infuocati ed una cucina attenta e sofisticata con prodotti biologici dall’orto di proprietà utilizzati in brillanti intuizioni culinarie come il mosaico di ortaggi e formaggio di mandorla, i fagotti, piselli, prezzemolo, vongole e bottarga e le linguine con trippa di baccalà, asparagi e guanciale.

Costiere partenopee: un sogno ad occhi aperti
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A Parigi, 16 oasi di pace per cenare lontano dalla folla
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Tutto il fascino di Amsterdam: gli hotel nelle storiche case sui canali
La storia delle case costruite lungo i canali di Amsterdam si intreccia con quella di una città diventata gradualmente una potenza commerciale e un bastione del liberalismo.