Krafft Basel

Hesse iniziò a scrivere qui il suo romanzo “Il Lupo della Steppa”, stanza 4.1 per la precisione. Niente male come pedigree letterario.
Questo edificio opera ininterrottamente come struttura alberghiera dal 1873, quando Ernst Krafft (il suo primo proprietario) vi appose il proprio cognome. Da allora non sembra aver sofferto della concorrenza. Perché l’Hotel Krafft Basel rimane uno dei migliori hotel del Kleinbasel, proprio di fronte al Reno, dove si erigono le facciate a graticcio di Altstadt, non lontano dalla strade animate del quartiere. A pochi passi si trova anche il famoso Mittlere Brücke ("ponte di mezzo") a cavallo del fiume, uno dei passaggi più antichi del Reno (1226).

Le 60 camere dell'hotel sono suddivise tra il corpo centrale e una dépendance posta di fronte. I dettagli di un mondo passato abbondano negli interni accuratamente conservati, una composizione inebriante di parquet, piastrelle restaurate, termosifoni originali, boiserie e lampadari che emanano una luce soffusa tipicamente svizzera. Si alternano una serie di lampade deliziose tra lo stravagante e l’elegante, in perfetta armonia con i mobili novecenteschi Typenmöbel con cui creano un'atmosfera retrò-futurista. Prendete una camera doppia con vista sul fiume: c’è spazio in abbondanza e la vista del Reno dal caratteristico balcone porticato è davvero appagante. All'interno, per fortuna, gli impianti sono stati ammodernati e comprendono schermi piatti, wi-fi gratuito, docking station, caffè Moka Efti e kit cortesia dell’Occitane.

Il team di Silvio Wieland serve pranzo e cena tutti i giorni (provate la trota al cartoccio o il filetto di vitello con salsa tonnata) in una splendida sala da pranzo imperiale o, tempo permettendo, sulla terrazza. Si può scegliere di cenare anche al piano inferiore, nella Schnooggeloch, una lounge più intima. Proprio accanto c'è il Consum, un wine bar specializzato in taglieri di salumi e formaggi. Uscite a fare due passi: potrete imbattervi in qualche curiosità di questo magico quartiere.