In viaggio 1 minuto 06 agosto 2019

Patrimonio Langhe; Stelle Michelin e Bib Gourmand

La tradizione eno-gastronomica delle Langhe attrae golosi, bevitori e adepti della guida MICHELIN da ogni angolo del pianeta. In questa zona del Piemonte d’altronde, le stelle Michelin abbondano e gli itinerari del gusto - tra grandi vini e prelibatezze autoctone capitanate dal regale tartufo bianco - sono pressoché infiniti.

Un buon motivo per affidarsi ai consigli della guida MICHELIN 2017 nella pianificazione di soste culinarie e alberghi di charme per un percorso ad alto tasso di soddisfazione scandito da vitigni, colline e castelli. Il punto di partenza ideale è il centro di Alba e più precisamente il ristorante Piazza Duomo - tre stelle Michelin - dello Chef Enrico Crippa ma è bene sapere che nell’area geografica compresa tra Langhe-Roero e Monferrato - inserita dall’Unesco tra i Patrimoni dell’Umanità - ci sono locali per tutti i gusti e tutte le tasche. Se la priorità è un ottimo rapporto qualità prezzo, l’Osteria Veglio è il nuovo Bib Gourmand della guida rossa nel grazioso borgo di La Morra: quattro proprietari, donne in sala, uomini in cucina, classici piemontesi “ringiovaniti” con l’aggiunta di proposte ittiche selezionate. Se invece il grande lusso è quel che cercate, dal balcone di La Morra con vista Barolo proseguite in direzione Asti via Barbaresco e Neive fino a raggiungere l’affascinante Relais San Maurizio dove il ristorante Guido da Costigliole - una stella Michelin - assicura agli ospiti un’esperienza che abbraccia tutti i sensi. La cena firmata dal giovane e promettente Chef Luca Zecchin avviene all’interno di un monastero del XVII secolo e tra i piatti simbolo dello storico ristorante ci sono gli agnolotti de Plin preparati secondo la ricetta di Lidia Alciati e l’uovo cotto al vapore, con tuorlo liquido impanato cotto al forno: «Siamo molto legati alle tradizione piemontese ed alla cucina della famiglia Alciati – rivela il trentaseienne Zecchin – per noi la continuità con il passato è fondamentale ma al tempo stesso abbiamo una filosofia precisa; che è quella di rivisitare alcune ricette lavorando in sottrazione con burro e grassi ed utilizzando molti ingredienti vegetali per rendere le nostre proposte leggere. Inoltre - conclude lo Chef - ho notato che sempre più persone tendono al vegetariano ed è fondamentale adattarsi». Da Guido da Costigliole creatività e qualità sono punti fermi e l’armonia tra sala e cucina offre agli ospiti un servizio impeccabile. Ed il medesimo aggettivo può tranquillamente descrivere l’eventuale soggiorno al Relais San Maurizio; esperienza imperdibile di ogni itinerario nelle Langhe.

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