I ristoranti più romantici di Parigi

Ospitato in un edificio neoclassico costruito nei giardini degli Champs-Élysées, Le Pavillon Ledoyen è un'istituzione parigina dal 1792. L'arredo è incantevole: vetrate a vista sul giardino, boiserie d’época… In cucina Yannick Alléno perpetua il savoir-faire francese con rara eleganza e tecnica. Menzione speciale per la straordinaria pasticceria.

È un luogo intimo, discretamente incastonato tra i colonnati del Palais-Royal. Progettato da Christophe Tollemer, l'arredamento combina mobili contemporanei, materiali grezzi e tonalità aranciate. L'ambiente morbido e caldo si sposa perfettamente con i piatti solari e mediterranei dello chef greco Philip Chronopoulos, formatosi alla scuola di Paul Bocuse. In estate, la terrazza sotto i portici è la cornice perfetta per una cena indimenticabile.

Ospitato in una sontuosa dimora del XVIII secolo, Apicius prende il nome dall'epicureo romano che si dice abbia scritto il primo libro di cucina. A due passi dagli Champs-Élysées, l’edificio si nasconde dietro la vegetazione rigogliosa di un incantevole giardino. Varcata la soglia, si susseguono piccoli ed eleganti salotti. L'arredamento contemporaneo progettato da François-Joseph Graf mescola elementi d'epoca e mobili moderni. Lo chef Mathieu Pacaud sembra aver trovato l'ambiente ideale per reinterpretare i classici della gastronomia francese, in una bella sintesi di classicismo e creatività.

Costruita nel 1892, questa dimora sembra un piccolo castello immerso nel verde, proprio nel cuore di Parigi. Nel ristorante regna un'atmosfera da giardino d’inverno, in cui marmi bicromi, modanature e ceramiche convivono armoniosamente. La natura è la fonte di ispirazione dello chef Julien Dumas, profondamente impegnato in una gastronomia eco-responsabile, come dimostrano gli asparagi bianchi grigliati, l'acacia e le sardine affumicate. Al suo fianco c'è la giovane pasticcera Jeanne Lecourt, che nobilita gli ingredienti della cucina povera di un tempo.

A pochi passi dall'Hôtel de Ville, la brasserie di Alain Ducasse mostra una perfetta padronanza dei grandi classici della cucina da bistrot in un ambiente pieno di fascino, che risale agli inizi del Novecento. Un tuffo nella storia a prezzi ragionevoli.

Questo imperdibile ristorante parigino ha appena festeggiato il suo 80° compleanno. Situata a pochi passi dagli Champs-Élysées, questa dimora in stile Direttorio merita una visita. Il ristorante vanta un arredamento lussuoso, con colonne, fioriere di orchidee e piante verdi, lampadari in cristallo, porcellane... il tutto sotto un tetto apribile per una cena davvero sotto le stelle. Nel piatto, lo chef Jean-Louis Nomicos sublima la tradizione francese con maccheroni ripieni, tartufi neri, sedano e foie gras d'anatra gratinato.

Dalla sua posizione privilegiata al settimo piano l'hotel Cheval Blanc, “Tutta Parigi” è all'altezza del suo nome. La terrazza, da cui si apre un panorama da Notre Dame alla Tour Eiffel, è il luogo ideale per una cena romantica sui tetti della capitale. Il design contemporaneo di Peter Marino riesce a cogliere lo spirito autentico dei vecchi bistrot Art Déco. In cucina, Arnaud Donckele valorizza i migliori prodotti francesi in una proposta da brasserie di lusso: scampi, ostriche, astici, carni pregiate.

Situato in un edificio costruito nel 1839 da Charpentier, questo ristorante è un vero gioiello! Con le sue boiserie in legno di acero, l'arredamento è una testimonianza della sua ricca storia. In cucina, lo chef Hugo Bourny, che ha lavorato presso La Vague d'Or, Anne-Sophie Pic e Le Marsan, propone una cucina creativa che esalta i prodotti migliori, selezionando il meglio del terroir francese. Menzione speciale per le verdure coltivate da piccoli produttori e per il carciofo Camus con la sua variazione di consistenze.

Situata in una magnifica corte acciottolata, questa brasserie chic del Marais (un tempo stazione di posta) ha mantenuto intatto il suo fascino. All'interno, travi a vista, pietra grezza e tavoli in marmo creano un'atmosfera romantica. Al calar della sera, le candele riscaldano l'ambiente con una calda luce soffusa. In cucina il resident chef Carmine Cinque, italiano di nascita ma parigino nel cuore, non dimentica le sue origini. Menzione speciale per Le Jardin, una sala immersa nel verde che può essere riservata per una serata intima.