Trattorie di cucina piemontese a Torino

Raccolta e accogliente, questa solida trattoria familiare attiva da molti anni è amatissima dagli habitué del quartiere. Oltre a una gustosa cucina piemontese con i suoi grandi classici, i buongustai troveranno una cantina ben fornita, con etichette regionali e francesi. Qualche must? Lo sformatino di Castelmagno con miele, il peperone al forno con bagna cauda e le pere Madernassa al Barolo.

È una delle trattorie più autenticamente piemontesi del capoluogo sabaudo. Nelle tre salette sono stati conservati alcuni arredi caratteristici, che contribuiscono a creare una piacevole atmosfera d’antan. La cucina è rigorosamente tradizionale, semplice e impeccabile nell’esecuzione: gnocchi di patate con ragù di salsiccia, guancette di vitello con patate, budino al torrone e miele. Nel cortile, un fresco pergolato regala momenti davvero piacevoli durante la bella stagione.

Semplice e informale nell’aspetto, questo ristorante è un vero scrigno di prelibatezze piemontesi. I piatti, elaborati anche con un pizzico di fantasia, restano fedeli alle ricette originali e valorizzano sia gli eccellenti ingredienti regionali sia le parti meno nobili, come le frattaglie (ravioli di finanziera con sugo di porcini sfumati al Marsala) e persino verdure poco conosciute ed erbe spontanee, come nei porri di Cervere fondenti con crema di latte alla mela grigia di Torriana e pepe lungo.

È la trattoria che tutti vorrebbero sotto casa: semplice ma attuale, informale e vivace. In una saletta minuscola, la cucina di Francesca Sgandurra attraversa con disinvoltura le ricette tradizionali piemontesi e non solo: tagliatelle bianche di soli albumi con crema di porri e zucca e nocciole tostate; arrotolato di coniglio grigio con marmellata di limoni, rosmarino e carciofi saltati; panna cotta alla lavanda e paste di meliga.

Due fratelli, Gabriele e Martina, sotto un soffitto in mattoni e tra qualche manifesto vintage, propongono una cucina rigorosamente tradizionale e piemontese. Piatti senza sbavature, grande attenzione alle cotture, ricette storiche e materie prime di ottima qualità: quando si mangia così bene e a prezzi contenuti, c’è poco da aggiungere se non… tornare! Da provare: insalata russa con tonno, deliziosi agnolotti (meritano davvero l’assaggio), trippa monferrina e crostate secondo la ricetta di nonna Anna.

L’ambiente e l’atmosfera gradevolmente vintage, che rimandano all’inizio del secolo scorso, fanno da cornice ideale a una cucina capace di raccontare la tradizione piemontese con la giusta e misurata dose di modernità. In menu: vitello tonnato alla nostra maniera; tajarin tagliati al coltello con ragù di salsiccia e porri; diaframma di vitella (fassona) alla griglia con scarola e patata; gelato alla nocciola con torta morbida e semifreddo di zabaione.

La piola, a Torino, è l’osteria di un tempo, un luogo dove rilassarsi e bere un buon bicchiere. Partendo da questa filosofia, Madama Piola ripropone in chiave contemporanea una serie di piatti regionali valorizzati dalla qualità delle materie prime: acciughe al verde, minestrone della nonna con trippa, zabaione freddo al Moscato con paste di meliga. L’ambiente è vivace e conviviale, perfetto per un bistrot-trattoria moderno, con zona banco che si apre direttamente sulla cucina.

In questo locale di antichissima fondazione (si parla addirittura del 1592), immersi in un’atmosfera piacevolmente rétro troverete i grandi classici della cucina regionale: vitello tonnato, carne cruda all’albese con cavolo rosso marinato e salsa d’acciughe, panissa alla vercellese, l’immancabile finanziera, la guancia di vitello brasata al Nebbiolo e il bunet langarolo. Una tappa imperdibile per scoprire i fondamentali gastronomici del Piemonte.