Mama Shelter Marseille

Se il primo Mama Shelter, aperto nel 2008, è stata una bella scommessa per una città come Parigi - molto innovativo, un po’ provocatorio, piuttosto budget-friendly e rivolto a un pubblico più interessato a fare amicizia con il vicino di tavolo o a immergersi nella folla che al tipico cliente dei boutique hotel parigini - Marsiglia è stata un’evidenza per il secondo capitolo di questa avventura. In una città così varia, dinamica e colorata, non c'è posto migliore di un 6° arrondissement in rapida trasformazione, a metà strada tra le attrazioni turistiche vicino al Porto Vecchio e i luoghi culturali emergenti, per aprire un Mama Shelter.

Qui il design stravagante e fantasioso di Philippe Starck è al massimo della sua espressione. Sebbene sia perfettamente a suo agio negli ambienti lussuosi, il suo talento si fa sentire negli spazi ridotti. Il Mama Shelter Marseille non è sfarzoso, è economico e fa attenzione al budget: niente sfarzi inutili, ma non rinuncia alla biancheria da letto di qualità e iMac dotati di Airplay nelle sue 127 camere.

Il bagno in camera non sarà in marmo, ma qui si viene per socializzare. Il bar ricrea un’atmosfera da sala giochi e il ristorante propone una cucina mediterranea fantasiosa ma accessibile, spesso accompagnata da musica dal vivo la sera.

I fan del lusso estremo potrebbero storcere il naso, ma evitare la noia degli eccessivi comfort è esattamente il punto del Mama Shelter, il cui concetto è all’esatto opposto della noia.