Amantaka

Ogni mattina monaci con vesti arancioni e gialli camminano lungo le vie di Luang Prabang. Appena sorge il sole gli abitanti del luogo e i pochi turisti si inchinano per dare a questi monaci l'unico cibo che mangeranno in tutta la giornata. Molte ore dopo comincia il mercato della sera e un animato consumismo si giustappone alle cerimonie religiose. Il mercato vende qualsiasi cosa, dal lao lao (il whiskey locale, alla lana, ai denti. Si, proprio denti. In mezzo a tutto questo, tra il sacro e il profano, sorge l'hotel Amantaka.

Posizionato su una penisola formata dall'intersezione dei fiumi Khan e Mekong, il resort può essere raggiunto facilmente dalla città. I grandi ingressi esterni sono fiancheggiati da colonne, ci sono poi cene a lume di candela, piscine private, rete wi-fi e un lusso squisito che vi ricorda di essere in un resort Aman. Ma le persiane verdi, gli alti soffitti, i frangiati letti a baldacchino e gli alberi di mango ci sono soltanto in Laos, una nazione che è stata solo recentemente notata dai turisti.

I visitatori di oggi, così diversi dai soldati o dalle persone in cerca di un'esperienza spirituale che una volta si recavano a Luan Prabang, apprezzeranno sicuramente i servizi dell'hotel, i cortili e grandi bagni. Le guide organizzano viaggi per vedere le meraviglie naturali della zona, come il Monte Phousi e le grotte Pak Ou, stipate di più di cinquemila statue di Buddha. Si possono anche pianificare giri in barca per la Cambogia o la Thailandia.

Come arrivare:
Amantaka si trova a 10 minuti di auto dall'aeroporto internazionale di Luang Prabang. L'aeroporto è servito da voli di linea da Bangkok, Chiang Mai, Hanoi, Kuala Lumpur, Siem Reap, Singapore e Vientiane, la capitale del Laos.