In viaggio 1 minuto 06 agosto 2019

Accoglienza rurale: dormire in frantoi, limonaie e fattorie

La conversione di arcaiche costruzioni agricole in alberghi di charme segnalati da la guida MICHELIN, è una riscoperta dell’ospitalità contemporanea. Settore sempre più attento a storia e recupero di antiche tradizioni per offrire ai propri ospiti un soggiorno all’insegna di memorie, confort e autenticità.

Trittico insito nelle riposanti atmosfere de La Chiusa delle More. Affascinante risorsa nel cuore del Gargano con parco di ulivi secolari e vista panoramica su Peschici dove “dormirete in un antico frantoio rupestre trasformato in elegante casa di campagna a meno di un chilometro dal mare” scrivono gli ispettori. Che restando in Puglia elogiano sia il restauro conservativo del Relais Histò – masseria medioevale cinta da possenti mura con cena gourmet nella lanternaia – che la bioarchitettura dell’Agriturismo Lama di Luna nei pressi di Adria. Nome strettamente correlato al simbiotico rapporto con la terra circostante ad enfatizzare i trascorsi edili rurali della masseria poco distante dallo stellato Umami (attualmente chiuso, ndr 10/2019).
Sul mare opposto il Granaio dei Casabella adiacente alla Porta Aurea dell’antica città di Paestum è l’eccellente “esito di una sapiente ristrutturazione del granaio” mentre in Toscana uno dei più eleganti esempi di accoglienza di campagna appartiene a Il Falconiere; Relais & Chateaux al cospetto di Cortona con aristocratiche camere e ristorante una stella MICHELIN nella ex-limonaia. Adattamento simile, in termini di mura e spazi storici per la cena, a quello proposto da Villa Marchese del Grillo alle porte di Fabriano. Proseguendo a nord verso Sant’Arcangelo di Romagna, l’Agriturismo Locanda Antiche Macine è un’altra riflessiva conversone da antico frantoio a seducente hotellerie. Tema in cui non è sicuramente da meno l’Umbria con le sue millenarie tradizioni rurali raccontate dai rustici casolari del “lussureggiante contesto agricolo” proposto dall’Agriturismo Borgo Montecucco vicino Todi.
L’Ultimo Mulino di Fiume Veneto “là dove il torrente si divide in tre rami” con cinquecento anni di memorie alle spalle, è la variante sul medesimo tema dal Friuli Venezia -Giulia “con diversi cimeli che ne ricordano l’antica funzione”. Ugualmente evocativi sono i masi dell’Alto Adige e l’Agriturismo al Segnavento-Fiori e Frutti. Elegante “farm house” adiacente alla laguna veneziana con azienda agricola ed allevamento di ovini, suini e avicoli di tutte le razze.

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