Hotel Ella

L’hotel prende il suo nome da Ella Wooten, la padrona di casa che visse qui dal 1900 al 1944. Conosciuta per il suo stile personale, il suo pollice verde e il suo buon gusto nell'arredamento, era la moglie del co-fondatore dell'Università del Texas e trasformò questa tenuta a pochi passi dal campus in una opulenta struttura in stile neoclassico nel 1910, senza badare a spese. Più di un secolo dopo, il suo progetto divenne un boutique hotel.
Dall'esterno, l'Hotel Ella ha lo stesso aspetto di un tempo: è una villa in pietra a due piani con portici avvolgenti sostenuti da grandi colonne. All'interno, però, le cose sono ovviamente cambiate. I salotti e i boudoir sono stati trasformati in 37 camere e dieci suite per gli ospiti. I materiali che le arredano sono lussuosi, secondo lo stile dell'epoca, con scrivanie in granito, asciugamani in cotone pettinato, prodotti per il bagno del Vintage Round Top. C'è anche un minibar rifornito con prodotti gastronomici di produzione locale e un televisore LED da 47 pollici. Le suite hanno inoltre piccoli cortili privati, mentre la magnifica Mansion Petite Suite occupa parte di uno dei portici avvolgenti della villa. Non c’è posto migliore per rilassarsi con un julep alla menta o un bicchiere di tè freddo.
Se non state nella suite migliore dell'hotel, c'è sempre la Goodall's Kitchen, il bistrot americano che offre anche posti a sedere all'aperto sui portici originali dell'edificio. Se vi sentite troppo pigri per uscire, come succede spesso in Texas durante le serate d'estate, potete farvi portare un drink direttamente nella vostra stanza, ma cercate di non perdere l'occasione di provare l'happy hour al Parlor Bar, magari per assaggiare l’originale Blunderbuss di Goodall: un inebriante mix di gin, rosmarino, limone e prosecco. Con due di questi vi dimenticherete come vi chiamate.