Four Seasons Hotel Washington D.C.

Questa non è una critica, ma nella maggior parte delle città gli hotel Four Seasons occupano stabilmente quella parte del mercato che è posata e conservativa. In una città che è già naturalmente posata e conservativa come Washington D.C., questo da al Four Seasons un grande vantaggio. I suoi destinatari preferiti sono funzionari e dignitari e sono viaggiatori ben stagionati, la categoria di persone che apprezza profondamente i valori dell'ospitalità tradizionale e lo stile classico che ha reso famoso il gruppo.

L'hotel ha appena subito una massiccia ristrutturazione, ma questa non ha portato molti cambiamenti. Pierre-Yves Rochon ha dato una mano con la sua prospettiva parigina contemporanea e questo sta molto bene con la distinta vena francofila che domina in città. L'ala ovest ha ancora un carattere classico, mentre l'ala est è stata sottilmente aggiornata. E' ancora molto lontana dall'avanguardia, ma dimostra che c'è spazio per una versione del lusso più recente dell'Art Deco.

Non c'è molto da dire per quanto riguarda i servizi e alle attrezzature: quando si arriva a questo livello tutte le aspettative sono soddisfatte. Bisogna ricordarsi tra l'altro che Micheal Mina è senza esagerare uno degli chef più rispettati degli Stati Uniti. La posizione del Four Seasons, al confine con Georgetown, è di prima scelta per Washington, sia per coloro che viaggiano per piacere, sia per coloro che viaggiano per motivi di lavoro.