Bob W Mitte

Il Bob W è una mosca bianca a Berlino: un hotel che prima di tutto è un hotel. Non uno spazio per eventi con delle camere annesse, né un locale notturno con dei letti al piano di sopra, ma un vero e proprio alloggio gestito dal proprietario, con un servizio caldo e personalizzato, e, a giudicare dal design eclettico, un po’ bohémien con un tocco estetico unico e particolare che lega insieme il tutto. Dite quello che volete sull’approccio “indie” di Alexander Schmidt-Vogel in fatto di ospitalità: sarà anche un po’ controcorrente rispetto al mondo dei design hotel eccessivamente etichettati di oggi, ma ha quantomeno una sua filosofia.
Questo edificio del XIX secolo rimane per lo più fedele ai contorni della sua pianta originaria, il che significa che molte delle camere si distaccano dalla tipica forma a L. Le Junior Single, a prezzi molto abbordabili, sono poco più grandi di un confortevole cantuccio per chi viaggia da solo, mentre le suite sono all’ultimo piano, proprio sotto il tetto. Contemporaneamente, il lusso si ritrova nei dettagli ben studiati: dai prodotti da bagno Molton Brown ai taccuini Moleskine gratuiti, alla versione low-tech del classico tablet.
Dal punto di vista del design, pezzi di antiquariato si combinano a tocchi moderni audaci in un mix eclettico; ma, nonostante ci siano continuamente sorprese per gli occhi, non vi sentirete mai spaesati.
Il Brooklyn Beef Club dell’albergo è una steakhouse calda ed accogliente, ma abbastanza esclusiva: il menù è decisamente scarno, ma i piatti sono sublimi. E’ un altro esempio di come il Bob privilegi l’unicità rispetto a tutto il resto. Le mode vanno e vengono, a Berlino forse più in fretta che altrove, e gli alberghi di design si rinnovano e si ripensano. Se però ciò che conta per voi è il carattere, allora quello del Bob rimane invariato anno dopo anno.