Parole degli ispettori MICHELIN dopo l’ultima visita all’insegna di viale Mazzini che nel corso degli anni, si è issata a riferimento gastronomico tra i locali costieri della regione. Scegliendo la strada di materie prime certificate bio e piatti di gusto creati con “la giusta dose di modernità attingendo da classici locali e tradizioni”: Ostriche con mela, scalogno e pomodoro datterino; scrippelle “mbuse” ripiene di carne di bollito e pecorino con olio al limone; polpa di pannocchia gratinata e sua salsa; coniglio disossato, insalata di spinaci, chips di maiale, prugne passite.
Titoli e abbinamenti dell’eclettica selezione di antipasti, lasciano intuire la direzione maestra dei piatti a seguire. Equamente distribuiti tra terra e mare e sempre ricchi di citazioni, contrasti, memorie di viaggio, sapori d’infanzia. Elementi che trovano nella padronanza tecnica del fantasioso chef, ideale collante per gestire con mano sicura l’ampia e articolata offerta. Particolarmente invitante alla pagina dei primi come da fettuccine in variazione di seppia, crostacei e crema di mozzarella; soqquadro con scampi, calamaretti, zafferano; tortelloni di farro e fagioli todini in brodo di zucca, lardo di suino brado, polvere di peperone rosso, aglio nero. Colori e sfumature ad omaggiare con sensibilità i migliori prodotti dell’Abruzzo e le sue molteplici usanze culinarie da contadini e pescatori.
Intorno al ristorante l’Arca – risorsa a due passi dal mare insignita con il piatto de La Guida MICHELIN – la cittadina di Alba Adriatica ed i paesaggi della Val Vibrata, offrono altre interessanti incursioni nel passato della località. A partire dalle fortificazioni difensive (nel XVII secolo erano ben quattordici) come la Torre della Vibrata eretta per volere dal viceré di Napoli ai tempi del Regno di Carlo V in Spagna. Sul lungomare Marconi invece, l’attrattiva per gli amanti di sport e vita all’aria aperta sono la lunga spiaggia affacciata sui colori dell’aurora ed il levigato “Corridoio Verde Adriatico”. Una pista ciclabile che dai territori in provincia di Teramo, raggiunge la Puglia.