Ristoranti 1 minuto 06 luglio 2020

Al Pont de Ferr che non arrugginisce mai!

Rimosso il lockdown che ha costretto una buona parte di tutti noi a vivere e lavorare per settimane fra le quattro mura domestiche, ecco finalmente giunto il momento anche per i nostri ispettori di ritornare sulla strada e di rimettere le gambe sotto il tavolo.

Non solo per scovare nuovi indirizzi che allieteranno il palato dei nostri lettori, ma anche per riconfermare locali che hanno già dato prova di sé, ma che - come nel caso che vi andiamo a raccontare – hanno avuto un recente avvicendamento ai fornelli.

Siamo in quella Ripa di Porta Ticinese che costeggia il Naviglio Grande: la collocazione rimane quella di sempre, a pochi passi dal ponte di ferro da cui mutua il nome.
In queste prime giornate estive è particolarmente piacevole - oltre a garantire ulteriore sicurezza ai clienti - mangiare all'aperto a pochi metri dall'acqua, ma anche le due sale interne, tra mattoni e legni scuri, garantiscono una bella suggestione stile osteria.

Se l'anima del locale è sempre la simpatica proprietaria, Maida Mercuri, appassionata di vini - da un'interessante carta si possono infatti scegliere anche vini d'agricoltura biologica e biodinamica, oppure altri con vinificazione in anfora - è per il nuovo e giovane cuoco che, oggi, siamo qui.
Si chiama Luca Nicolini e definisce la sua cucina "semplice e golosa". La scelta della carta (consultabile con il codice QR) segue il filone di una rivisitazione dei classici italiani in chiave contemporanea con qualche omaggio milanese: dal celebre risotto a dei più creativi ravioli ripieni di ossobuco e la sua gremolada, passando ovviamente per la cotoletta.

Da segnalare anche un bel carrello con un’accurata selezione di formaggi, nonché la possibilità di scegliere un menu più economico a pranzo.

Insomma, una “bella ripartenza”: parola d’ispettore!

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