Ristoranti 1 minuto 07 marzo 2020

Il 50 anni del San Domenico di Imola

Nato il 7 Marzo del 1970 sotto il segno dei fratelli Marcattilii e detentore di due stelle dal ‘77, il ristorante San Domenico di Imola – definito tempio dell’alta cucina italiana e tra le più grandi tavole dello Stivale da La Guida MICHELIN – festeggia oggi e per tutto l’anno in corso i suoi primi straordinari cinquant’anni.

Anniversario unico da più angoli e prospettive con i simbolismi del fortunato numero sette (come i colori dell’arcobaleno, come i pianeti dell’astronomia antica, cifra della completezza secondo il buddismo e della perfezione nel mondo islamico) ad accompagnare le tante date memorabili di una storia deliziosa e gloriosa. Scandita dalla perpetua ricerca della migliore qualità possibile come quotidiano punto fermo affiancato da sincero senso dell’accoglienza e sensibilità culinaria dei fondatori; veri artisti dell’ospitalità e autori di un atemporale affresco di ristorazione “classica ad effetto”.


Casa e cucina del fantasmagorico uovo in raviolo – certamente tra i piatti più gustosi e imitati al mondo – e da mezzo secolo illustre ambasciatore delle migliori materie prime dall’Emilia Romagna, il San Domenico è sempre riuscito nella complessa impresa di armonizzare, senza futili forzature gastronomiche, innovazione e memorie, tradizioni e ricerca, passato e attualità. Doti che hanno permesso alla celebre insegna di Via Sacchi - caratterizzata da sale lussuose, sontuosa carta dei vini e raffinata mise en place - di assecondare le mutevoli esigenze dalle diverse epoche storiche con grandi attenzioni riservate ad ogni momento della proverbiale esperienza gourmet. Negli ultimi anni supervisionata anche da Massimiliano Mascia: nipote di Valentino e Natale Marcattilii (sempre presenti e operativi nei rispettivi reparti di competenza) lucido e concreto nel facilitare il potenzialmente critico avvicendamento generazionale. Una responsabilità gestita da chef Max con abilità, studio e talento così da mantenere ben saldo il legame con territorio, filosofia e piatti cult del ristorante, aggiungendovi inedite visioni contemporanee e nuove proposte capolavoro come lo scampo al vapore con spuma di patate e caviale.


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