Ristoranti 1 minuto 16 ottobre 2020

Grinzane Cavour: Al Castello gourmet di Marc Lanteri

Tra i numerosi indirizzi di pregio dei decantati paesaggi langaroli, la stella MICHELIN Marc Lanteri Al Castello di Grinzane Cavour, sfoggia uno straordinario binomio tra memorie aristocratiche ed intriganti contaminazioni culinarie in ambienti di spettacolare unicità.

Gli stessi in cui nella prima metà del XIX secolo, abitò il conte Camillo Benso. Presenza ad enfatizzare il forte senso della storia percepibile prima dall’esterno, poi negli spazi comuni e quindi durante l’attento servizio. Svolto con eleganza e competenza “in una delle migliori cornici che le Langhe possano offrire”. Parola degli ispettori MICHELIN, i quali definiscono il ristorante stellato dello chef francese nato a Tenda nel 1968, “tappa imprescindibile” per chiunque fosse di passaggio nelle colline patrimonio Unesco a sud di Torino. Zona di rinomate produzioni enologiche e raffinate espressioni gourmand come testimoniano fantasia e qualità degli abbinamenti ideati da Lanteri: Baccalà Giraldo, ceci di Valentino, peperoni di Carmagnola, lime, zenzero; pizzicotti del seiras, creme di erbe spontanee e caffè; tajarin ai trenta tuorli tagliati a mano con burro d’alpeggio e tartufo bianco d’Alba; costolette di agnello in crosta di erbe aromatiche; quaglia farcita; petto d’anatra Duperier laccato alle spezie e miele del Roero.

Creazioni che oltre ad appagare vista, olfatto e palato sottolineano il duplice approccio alla cucina dello chef. Abile nel miscelare metodo e struttura della scuola transalpina, gli apprendimenti acquisiti alla corte di Ducasse, Morrisset, Annie Féolde e le migliori materie prime del territorio, che - osservato dalla privilegiata prospettiva del Castello di Grinzane Cavour sulla sommità dell’omonimo paese risalente al 1200 - alterna bucolici scorci di vitigni come ricami sulle naturali ondulazioni del terreno, fitti boschi di noccioli su più altitudini, borghi panoramici d’impianto medioevale e guardando all’orizzonte, aguzze vette alpine spolverate di neve. La somma tra paesaggi di origini vulcanica, sussurri storici e la fresca cucina stagionale di Lanteri impostata su pochi ingredienti accuratamente selezionati, si traduce in un’esperienza percettiva, visiva e gastronomica di suggestiva piacevolezza tra le stesse torrette quadrate, rotonde e pensili che ad ogni novembre ospitano l’asta mondiale del tartufo bianco d’Alba.


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