Strada adiacente a Via Nazario Sauro che a sua volta costeggia il molo di Santa Lucia fino a Castel dell’Ovo (la fortezza più antica della città ndr) ed al Borgo dei Marinari; porticciolo sull’isoletta di Megaride dove secondo il mito greco fu sepolta la sirena Partenope. Suggestioni, luce e salsedine con il promontorio di Posillipo alla distanza e le brulicanti attività partenopee intorno. Un inno alla vita che prosegue fino al parco della Villa Comunale; resa più suggestiva dalla collina del Vomero e Castel Sant’Elmo sullo sfondo. Siamo nella Riviera di Chiaia dove sino al termine del diciannovesimo secolo il mare bagnava la città e al posto di asfalto e scogliera c’era una spiaggia molto amata dai napoletani. Che oggi, al seguito della chiusura al traffico, è diventata parte del “lungomare liberato” ed una delle passeggiate cittadine più affascinanti del mondo.
Promenade che dal Lungomare Caracciolo può proseguire fino alla verace Mergellina oppure a ritroso verso la monumentale Piazza del Plebiscito, Palazzo Reale, Teatro San Carlo e Via Toledo. Tourbillon di profumi, colori e storie da diverse culture con i richiami della dominazione borbonica che diventano più evidenti tra Corso Umberto e Piazza del Municipio adiacente al porto e soprattutto all’imperdibile Maschio Angioino. Ultima meraviglia architettonica prima dell’esperienza una stella MICHELIN presso Il Comandante; ristorante all’ultimo piano dell’Hotel Romeo con una cucina, scrivono gli ispettori, “che sorprende per la sofisticata semplicità e le raffinate presentazioni dei piatti” come animelle di vitello, mela e crema di erbe, tacos di seppia, triglia con crema di capesante, consistenze di cioccolato ai tre pepi.
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