Dal Lago Maggiore si sale sul Mottarone, a circa 1400 metri, fino a questa ex residenza di caccia di fine Ottocento, dove ad accogliervi è una giovane coppia di autodidatti che ci mette il cuore. E i piatti parlano per loro… Fragranti proposte di terra e qualche specialità di lago, servite anche nel dehors con vista panoramica. I due dimostrano grande rispetto per la stagionalità e una profonda conoscenza della filiera di approvvigionamento delle materie prime. Ampio spazio è dedicato alla selvaggina, rigorosamente ossolana. Oltre alla carta, viene proposto il menù degustazione “Sentiero”, sintesi dei loro dieci anni di lavoro. Interessanti sia la carta dei vini sia la proposta al calice.