Il Palio è anche il periodo più confusionario dell’anno per la cittadina Patrimonio Unesco e dunque trovare un posto libero a La Taverna di San Giuseppe - Bib Gourmand della guida MICHELIN - sarà impresa improba. Lo storico indirizzo nel cuore della Contrada Capitana dell’Onda è infatti apprezzato da turisti e senesi in egual misure grazie a qualità nel tempo, ottime proposte della tradizione toscana - pici, ribollita, galletto al mattone - piatti legati all’evoluzione della cucina regionale, prezzi equi e affascinanti fisionomie dal passato come la cantina di tufo etrusca e la galleria di mattoni di epoca romana. Un’altra sosta consigliata dalla guida rossa è il ristorante e wine bar Zest nei pressi del santuario di Santa Caterina nella pluridecorata (65 vittorie al palio ndr) Contrada dell’Oca. Anche in questo caso siamo a poche centinaia di metri dalla “carriera” (la corsa equina ndr) risalente al 1200 per una cucina moderna e sfiziosa che trova espressione in una carta con proposte di terra e mare.
Nei giorni antecedenti o successivi al grande evento, il capitolo pernottamento vira ovviamente sul critico e con Piazza del Campo e le varie vie d’accesso intasate da cortei, comparse e l’allestimento della zona di gara, il consiglio è di dormire nella seducente quiete delle colline senesi. L’indirizzo da non perdere è la Certosa di Maggiano; monastero certosino costruito nel 1314 ed oggi lussuoso albergo con eleganti saloni, chiostro, piscina, campo da tennis ed un giardino di sei ettari tra orti, oliveti e alberi secolari. L’esperienza nella classica tenuta Toscana è invece presso il finemente restaurato Borgo Scopeto Relais. L’originale struttura nel Chianti senese abitata per cinquecento anni dalla dinastia dei Sozzini, vanta una torre di avvistamento del ‘300, i rustici del diciottesimo secolo, un centro benessere e confortevoli camere di design avvolte da una campagna splendida e incontaminata.
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