In viaggio 1 minuto 11 giugno 2021

Alla scoperta di Pesaro

Musica, poesia, amore, morte e altre storie, tutte racchiuse in un fazzoletto di terra

La provincia di Pesaro-Urbino è un Giano bifronte, con uno sguardo all’Adriatico e un altro rivolto alle colline preappenniniche.
Pesaro, che si allunga su una dorata costa sabbiosa, ha dato i natali a Gioacchino Rossini. Dal 2017 è Città Creativa Unesco della Musica, celebrata con passione al Conservatorio, in varie istituzioni musicali e nel rinomato Rossini Opera Festival.
Ed è naturalmente la centralissima Via Rossini che conduce alla scoperta del centro storico, con la cattedrale romanica e l’elegante Piazza del Popolo, cinta dalla mole del Palazzo ducale rinascimentale in cui risiedettero gli Sforza e i Della Rovere. Se invece vi dirigete verso il mare, Rossini vi porta al Piazzale della Libertà, dominato dalla Sfera Grande in bronzo di Arnaldo Pomodoro. Da qui inizierete la passeggiata sul lungomare, magari all’imbrunire per approfittare di un aperitivo con tramonto incluso.

Pesaro, Conservatorio - Statua di Rossini © Michelin
Pesaro, Conservatorio - Statua di Rossini © Michelin

Lasciate Pesaro al suo piacevole ozio estivo e seguendo la SP 44 verso Gabicce cercate il fresco sul monte San Bartolo, che oltre a offrire rifugio dalla canicola veglia sul mare con le sue falesie di oltre 200 metri e regala, neanche a dirlo, panorami incantevoli. A metà strada tra Pesaro e Gabicce, Fiorenzuola di Focara, borgo arroccato da cartolina, vi accoglie con una citazione dantesca sugli insidiosi venti di Focara. I più ardimentosi (muniti di buone scarpe e acqua di riserva) imboccheranno il sentiero 155a, che in 1,3 km da Fiorenzuola scende alla sola spiaggia del monte San Bartolo.
Ancora pochi chilometri e arrivate a Gabicce, ma non senza una sosta a Casteldimezzo per godere ancora una volta del panorama.

Torniamo a Dante, di cui quest’anno ricorre il settimo centenario della morte, avvenuta non tanto lontano da qui, a Ravenna, nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321. I versi del poeta risuonano nell’incantevole Gradara, che si raggiunge in pochi minuti da Gabicce. Dante è reticente sulla location dell’adulterio, ma ipotesi storicamente plausibili collocano il luogo in cui Paolo e Francesca leggevano “un giorno per diletto di Lancialotto come amor lo strinse…” ecc, ecc. proprio in una sala della rocca di Gradara, feudo dei Malatesta, la famiglia del giovane e aitante Paolo - detto il Bello - e del rozzo e zoppo fratello maggiore Gianciotto, marito della povera Francesca. Una sceneggiatura da quattro soldi, ma che nelle mani del Sommo Poeta si è distillata in poesia.
E poi ci sono Urbino, Federico da Montefeltro, Raffaello, Piero della Francesca… ma questo è l’altro volto di Giano e ci vuol tempo a raccontarlo.

Gradara Rocca Malatestiana © Michelin
Gradara Rocca Malatestiana © Michelin
E per una golosa sosta gastronomica, i nostri ispettori consigliano:

Nostrano

€€€ · Del territorio, Creativa
Una stella MICHELIN: una cucina di grande qualità. Merita la tappa!
piazzale della Libertà 7, Pesaro

Posillipo

€€€ · Pesce e frutti di mare, Classica
via dell'Orizzonte 1, Gabicce Monte

Hero image Pesaro, Piazza del Popolo © Michelin

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