Mantenere la sottile linea verde tra consumo e tutela della natura è un equilibrismo complesso, che richiede scelte specifiche, studiate e dedicate. A partire dall’edilizia ad alta efficienza energetica e l’utilizzo, quanto più possibile esclusivo, di energia da fonti rinnovabili. Fatto ciò, Casa Format ha esteso il concetto di tutela, riutilizzo e recupero ai materiali per camere e ristorante. Due diverse forme di ospitalità unite da un filo coscienzioso e consapevole a sorreggere arredi, illuminazione, lenzuola, prodotti dell’orto biologico e ingredienti di aziende limitrofe altrettanto scrupolose.
Ubicata nei pressi della Palazzina di Caccia di Stupinigi, residenza sabauda Patrimonio dell’Unesco, la “casa” di Giovanni Grasso e Igor Macchia mantiene la sua impronta ecologica al minimo anche al seguito del servizio. L’eventuale buon cibo avanzato viene distribuito in beneficenza e le buone pratiche relative a differenziata e compostaggio promuovono la cultura del riciclo. Gli scarti alimentari concimano la terra coltivata e, contestualmente, lavorare con il solo fresco e sano impone approvvigionamenti giornalieri opportunamente tarati.
Nell’insieme la circolarità degli elementi in gioco tra menu, architettura, procedure e design assume contorni virtuosi e soprattutto concreti. Perché un conto è parlare di cose sostenibili, ben altra cosa è agire investendo energie e risorse in un concetto di ospitalità davvero green come accade nella dimora di Orbassano.
All’interno della quale, nella luminosa sala di legni chiari e superfici lucide, la sensibilità gourmet di piatti genuini e ben presentati diventa la definitiva conferma dell’alta qualità delle scelte: consapevoli, responsabili e attente al benessere collettivo
