Posto all'ultimo piano della Fondazione Luigi Rovati - in un magnifico edificio storico ristrutturato secondo criteri di sostenibilità certificati e che ospita anche un Museo d'Arte - il talentuoso Andrea Aprea corona il sogno di un suo ristorante: uno spazio dal grande impatto scenografico, dove una vetrata panoramica offre scorci dello skyline cittadino, Tutti si è - però - concentrati verso la cucina, totalmente a vista, con le pareti della sala centrale rivestite di bucchero (la caratteristica ceramica nera con cui gli etruschi realizzavano i loro vasi) che corrono inclinate appunto per indirizzarvi gli sguardi. È qui che potrete ammirare lo chef e la sua brigata intenti a preparare i piatti dei tre menu degustazione: Contemporaneità, un percorso di 4 portate dedicato al rapporto tra memoria e innovazione; Partenope, viaggio in 6 portate nelle suggestioni della Campania e Signature, esperienza assoluta nella filosofia dello chef in 8 portate. Ottima la scelta enoica, valida anche nelle proposte al calice. Nella segreta corte verde del palazzo di corso Venezia 52 trova posto il Caffè Bistrot, per il quale lo chef ha ridefinito i canoni della cucina popolare attraverso una selezione di grandi classici.