All’interno del Nautilus, con le finestre sul Tevere e le barche a fare da sfondo, è in questo contesto moderno e dal design minimalista - pochi tavoli assistiti da un servizio attento e puntuale - che lo chef Daniele Usai coltiva il sogno nato da bambino, quando osservava rapito il lavoro di nonna e mamma, entrambe cuoche eccellenti. Grazie a importanti esperienze all’estero e in patria, tra cui quella, fondamentale, all'Albereta con Gualtiero Marchesi, Usai mette a punto una cucina contemporanea di forte stampo territoriale, basata sulla qualità degli ingredienti e la loro stagionalità, arricchita da tecniche di esecuzione all'avanguardia e aperta ad elementi più esotici, come quelli asiatici, del cui gusto estetico si può scorgere un riflesso nell'amore per la raffinatezza delle presentazioni. L'orto, ben visibile salendo le scale di accesso al locale, fornisce le tante erbe usate con sapienza per colorare e rendere ancora più appetibili le sue golose creazioni di mare. Due i percorsi degustazione: "La prima boa" - sette portate - e "La regata" un percorso completo che mette in risalto i piatti più iconici del talentuoso e fantasioso chef. Ottima cantina e la possibilità d’iniziare il pasto con un intrigante cocktail: vivamente consigliato!