Kona Village, A Rosewood Resort

Il primo Kona Village è stato una destinazione classica fin dal 1965 e, per molti versi, un precursore dello stile ispirato ai boutique hotel che oggi rappresenta lo stato dell’arte dei resort di lusso: un hotel senza un vasto complesso centrale, composto da una fitta rete di bungalow, costruiti in modo tradizionale lungo le scogliere e la laguna. La storia del primo Kona Village è stata interrotta dallo tsunami del 2011, ma questo luogo d’eccellenza della “Big Island” è tornato a vivere, questa volta come parte di Rosewood Resort. Nonostante il legame con il passato, il nuovo Kona Village resta unico nel suo genere. I suoi 150 bungalow sono stati progettati dal Nicole Hollis, archistar di San Francisco, e sono un mix magistrale di elementi familiari hawaiani e di chic tropicale moderno e privo di kitsch. Anche le camere più semplici si estendono su una superficie di circa 56 mq e si aprono su una veranda coperta, mentre le enormi suite dispongono di quattro camere da letto e di una piscina privata e possono ospitare fino a 12 persone. Oltre all’imponente spa e a un centro benessere, ci sono strutture per il tennis e il pickleball, nonché per qualsiasi attività marina immaginabile. I ristoranti sono uno dei punti di forza del Kona Village: il Moana serve una cucina realizzata con prodotti dell’oceano in un padiglione all'aperto, mentre la Kahuwai Cookhouse si affaccia sulla propria terrazza ed è specializzate in una personale versione della cucina dei Paniolos, i “cowboy hawaiiani”. E c'è anche una testimonianza dell'incarnazione originale del resort: lo Shipwreck Bar, ricavato da una barca a vela affondata (e completamente restaurata) chiamata New Moon.