Corte della Maestà
Arrivare di sera alla Corte della Maestà è particolarmente incantevole: candele in lanterne di vetro illuminano il passaggio attraverso la porta incorniciata di edera, oltre la quale si apre l'antica residenza, con i soffitti ricoperti di affreschi e il fuoco che arde nel camino nella stagione fredda.
Ci sono solo quattro suite dai nomi femminili ed evocativi: La Badessa, la Sonnambula, L’Intrusa e La Scrittrice. Tutte regalano una vista bellissima e sono state restaurate con cura e arredate con la collezione di oggetti d'arte e antiquariato dei proprietari. Una delle camere ha il letto a baldacchino, un’altra il soffitto affrescato o una testata decorativa originariamente utilizzata in una produzione teatrale del XIX secolo. Non ci sono l’aria condizionata o la televisione, e non servono.
La colazione viene fatta sotto un grande albero di fico, ogni pomeriggio vengono sfornate torte profumate e nella vecchia cantina del vescovo vengono serviti a lume di candela vini e formaggi locali. Se il tempo è buono, Civita di Bagnoregio si addice ad una passeggiata notturna, ma la Corte della Maestà è un rifugio accogliente in ogni stagione, grazie anche alla sua biblioteca e alla cantina che accoglie un vecchio pianoforte Forneris. Non c'è ristorante, ma per la cena o l’aperitivo potete degustare degli stuzzichini davanti al caminetto. La Città Eterna può attendere, per quanto ci riguarda questa città che muore è il nostro posto ideale.
Posizione
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